Nuovo gruppo consiliare, Lega Salvini: «Il sindaco stacchi la spina, progetto fallito»

Carmine Calò

Si riceve e pubblica:

Le mutazioni registrate, in queste ore, nel consiglio Comunale di Francavilla Fontana sono icona di trasformismo politico e non certo di cambiamento. Sono, pure, simbolo del fallimento di una coalizione nata nell’alveo della sinistra come alternativa al Pd e a Maurizio Bruno, eppure mutata in quel fritto misto indigesto ai cittadini e al buon senso.

D’altro canto, a considerazioni strettamente politiche, probabilmente poco interessanti per gli stessi cittadini, bisogna affiancare un giudizio su quella che è l’azione amministrativa. Non che le due cose non siano strettamente connesse: alle incertezze genetiche della Città Futura si aggiungono, infatti, le problematiche di natura amministrativa. Francavilla Fontana, oggi, si presenta come una città sporca, disorganizzata, poco attenta alle istanze di chi la vive e di chi ci lavora.

Per questo, è arrivato il momento di affrontare, con coraggio e onestà intellettuale, tutte queste contraddizioni. È arrivato il momento di assumere posizioni coerenti con le proprie scelte politiche. Per questo, è arrivato il momento di ammettere il fallimento di un progetto.

Se il sindaco Antonello Denuzzo, per primo, ha dichiarato di non voler tirare a campare, stacchi lui stesso la spina a questa amministrazione ridando la parola agli elettori, piuttosto che fare affidamento sui voti, e si spera non sui ricatti, di altre forze politiche esterne a quel progetto.

Piuttosto che sopravvivere, come già fatto malamente dall’amministrazione guidata da Bruno, Denuzzo ridia agli elettori la possibilità di scegliere, con chiarezza, i propri rappresentanti. Ridia alla politica e ai partiti, finalmente liberi da maschere e mascherine, la possibilità di confrontarsi.

Carmine Calò – Lega Salvini Puglia Francavilla Fontana

 

 

 

 

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