Con uno schematico e chiaro comunicato stampa, l’Amministrazione straordinaria di Manduria (guidata dal commissario Vittorio Saladino) comunica cosa si può e non si può fare (oltre a non fumare e gettare cicche) quest’anno in prossimità delle spiagge alla luce del provvedimento numero 9 del 14 giugno col quale è stata recepita l’ordinanza balneare della Regione Puglia (numero 251 del 5 aprile 2019).I commissari tengono a evidenziare, tra le varie disposizioni, le seguenti:
- Su tutte le aree demaniali marittime, al fine di favorire la sostenibilità ambientale delle spiagge e preservare l’ambiente marino, è assolutamente vietato l’utilizzo di contenitori per alimenti, piatti, bicchieri, posate, cannucce, mescolatori per bevande non realizzati in materiale compostabile, anticipando così la direttiva europea che mette al bando detti prodotti in plastica monouso solo dal 20121 i quali rappresentano il 70 per cento del materiale che inquina spiagge ed oceani nel mondo;
- Sulle spiagge libere ovvero nelle concessioni demaniali è consentito l’accesso degli animali d’affezione di piccola taglia, in regola con le vaccinazioni igienico-sanitarie previste, da collocare sotto gli ombrelloni in posizione tale da non arrecare disturbo o disagio agli altri utenti. Gli animali dovranno essere portati in braccio o in trasportino fino all’ombrellone e dovranno essere sempre mantenuti al guinzaglio. I proprietari dovranno comunque assicurare l’aspetto igienico-sanitario, sia a tutela dell’animale, sia per quanto attiene alla pulizia dell’area occupata;
- Il divieto assoluto di lasciare sulle spiagge libere, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, lettini, sedie, sdraio, tende o altre attrezzature comunque denominate. È vietato altresì, nell’arco dell’intera giornata, lasciare tali beni allo scopo di riservarsi una porzione di spiaggia; in tal caso tutte le attrezzature saranno sottoposte a sequestro;
- Nelle aree libere è possibile svolgere manifestazioni di breve durata (giochi, manifestazioni sportive, ricreative e culturali, spettacoli, ecc.) per un periodo di tempo inferiore o pari a n. 30 giorni, previa autorizzazione rilasciata dal Comune, non rinnovabile.
«Si esorta la piena collaborazione dei villeggianti e si augura un sereno soggiorno», concludono i commissari.