La favola di Sany: giunto in Italia col gommone, oggi ha un lavoro stabile ed è una promessa della kickboxing


Un esempio lampante d’integrazione possibile, perfettamente riuscita: un minore ospite della Comunità educativa “Kalika” di Francavilla Fontana ha oggi anche un lavoro a tempo indeterminato.
Il Panificio Argentieri (via Oria), presso cui aveva in precedenza svolto un tirocinio formativo con Garanzia Giovani, ha deciso di puntare su di lui e di dargli un’ulteriore chance per premiare i suoi impegno, passione, infaticabilità.Ma il 17enne Sany Jobe in questi tre anni – giunse in Italia nel 2016, a bordo di un gommone dopo aver lasciato i suoi familiari in Gambia – di cose ne ha fatte, eccome. Oltre a essersi reso protagonista e utile (sempre generoso e disponibile coi compagni) nella comunità che lo ospita, dove ha imparato anche a cucinare, grazie al maestro Mimmo D’Elia, ha raccolto grandi soddisfazioni anche nella kickboxing, dimostrando di avere un grande talento.Sempre allegro e tuttofare, Sany a volte è un forse un po’ troppo precisino, unica cosa quest’ultima che gli ha comportato qualche discussione, immediatamente risolta, coi coinquilini.

Partì, mettendo a repentaglio la sua stessa vita, col sogno di affermarsi nello sport e di trovare un’occupazione in Paese lontano dal suo, divenendone parte prima integrata, poi integrante.

Il sogno di Sany è poi diventato anche il sogno degli educatori di “Kalika” e, si sa, due sogni sogno migliori di uno: «Abbiamo creduto anche noi tanto in lui e la sua realizzazione la sentiamo anche un po’ nostra». Passo dopo passo, i sogni possono tramutarsi in realtà.

 

 

 

 

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