Nel solo mese di maggio, durante i consueti servizi di perlustrazione del territorio, i carabinieri dipendenti dal Comando provinciale hanno scoperto ben 30 siti non autorizzati in cui sono ammassati i rifiuti – in sostanza, discariche abusive – e che devono essere avviati a bonifica da parte delle Autorità competenti (in genere, enti pubblici proprietari o concessionari). Si trovano soprattutto lungo le strade provinciali, complanari, poderali o nei canali di scolo delle acque piovane a lato delle careggiate.La specifica attività dei militari dell’Arma, svolta pressoché quotidianamente e incastrata nelle altre di loro competenza ai sensi della normativa nazionale che recepisce stringenti direttive comunitarie, mira a tutelare sia l’ambiente, sia soprattutto la salute dei cittadini. Inoltre, si punta decisamente a far riacquistare alla provincia maggiori dignità e appetibilità in chiave turistica, specialmente in questo periodo estivo.
Sono peraltro piuttosto severe le sanzioni a carico dei trasgressori eventualmente identificati: 3mila euro per l’abbandono dei rifiuti, con cifra raddoppiata nel caso si tratti di rifiuti pericolosi come materiali infiammabili, corrosivi, di provenienza industriale, ecc.