Capita che una mamma debba cambiare il pannolino a suo figlio piccolo.
Capita che l’esigenza si presenti all’improvviso al bar, dove si è appena consumato più di qualcosa, nella cittadina che ti ospita.
Capita, purtroppo, che il personale dell’esercizio ti dica che no, nel locale cambiare il pannolino al bimbo proprio non è possibile: né tra i tavolini all’aperto, né dentro, né in bagno, né nel deposito. Non puoi farlo, stop.
Capita così che una signora straniera sia costretta ad arrangiarsi su di una panchina in marmo, a fianco ai bidoni della spazzatura.
Non capita e basta, in realtà è proprio capitato.
È capitato ieri sera, intorno alle 19, in un noto esercizio pubblico di Oria.
Qui, una mamma e un papà arrivati in questi giorni dalla Germania, precisamente da Lorch, per festeggiare lo storico gemellaggio, sono stati costretti a cambiare il pannolino loro figlioletto per strada. Davanti a tutti.
Oria non è solo questa, anche perché diversi altri esercenti, una volta conosciuto il fatto, hanno assicurato che loro si sarebbero comportati diversamente. Oria, però, si è mostrata anche in questo modo agli occhi dei “gemelli” ospiti tedeschi.
Poi, però, non ci si riempia la bocca con paroloni come turismo e accoglienza quando in alcuni casi manca proprio l’abc dell’umanità.
No, qui non si farà il nome del bar in cui è successo il misfatto. Tutti, in fondo, hanno diritto a una seconda possibilità.