La città pugliese di Brindisi ha origini molto antiche: nota come “porta verso l’Oriente”, ha vissuto un periodo di grande ricchezza sociale e culturale durante l’età aurea dell’Impero Romano. Venne infatti conquistata nel 267 a.C. e, vista la posizione strategica che rivestiva nell’Adriatico e nel Mediterraneo, tra Italia e Grecia ma anche verso l’Oriente, divenne uno dei porti più importanti e un crocevia di culture e scambi mercantili. Brindisi, infatti, era collegata a Roma grazie alle vie consolari Via Appia e Via Traiana e alla Grecia e all’Oriente tramite i suoi importanti porti. Insieme a Taranto fu una delle città più importanti della Magna Grecia e, nel momento di massimo splendore, raggiunse una popolazione di circa 100.000 abitanti, venendo anche citata da autorevoli scrittori latini come Ennio, Plinio il Vecchio ed Orazio. Ospitò inoltre personalità rilevanti come Cicerone (che vi scrisse alcune lettere tra cui quelle contenute nell’omonima opera, disponibile nello shop online di Ibs.it) e Mecenate e fu il luogo di morte del poeta Virgilio nel 19 a.C., oggetto di numerose opere e sceneggiature teatrali, proprio come quella rappresentata al Teatro dell’Arsenale di Milano.
L’influenza della cultura e delle usanze romane sulla Magna Grecia
L’Impero Romano e la civiltà romana ebbero un grandissimo influsso sulla cultura brindisina (ed anche su tutte le zone sotto il loro dominio in Italia e in Europa): grazie ai costanti contatti con la capitale, la città pugliese ebbe modo di assorbire molte usanze tipiche della società romana: sia dal punto di vista architettonico, con le rinomate colonne, che dal punto di vista folkloristico, come ad esempio con l’adozione delle lotte tra gladiatori. Le colonne romane di Brindisi sono tuttora conservate in ottimo stato presso il porto di Brindisi; non è da escludere che venissero considerate il punto finale della Via Appia o che potessero avere un intento celebrativo. I combattimenti tra gladiatori, in compenso, videro addirittura il celebre gladiatore ribelle Spartaco venire sconfitto a Brindisi: la popolarità della forma di combattimento più celebre del popolo romano rimane però intatta ancora oggi, visto il successo che ha poi ottenuto nel campo dell’intrattenimento. I gladiatori hanno infatti ispirato molti film, dal kolossal “Spartacus” di Stanley Kubrick (1960) al celebre e pluripremiato “Il gladiatore” di Ridley Scott (2000); ma anche serie TV come “Spartacus”, della rete televisiva Starz, che ha come protagonista il gladiatore trace Spartaco e il cui cofanetto completo è in vendita sullo shop online Mondadori. Il fascino dei gladiatori ha influenzato anche il gaming online come la slot “Gladiator” della piattaforma Betway Casinò, ambientata in un’arena romana e messa a disposizione dal provider insieme a tante altre slot in HTML5, e l’app “Gladiators: Gloria Immortale”, che offre anche acquisti in-store ed è scaricabile per Android tramite Google Play. Infine, la fama dei gladiatori ha conquistato anche gli scaffali delle librerie, considerando il grande successo della saga “Il gladiatore” di Simon Scarrow, attualmente disponibile anche su Amazon.
Il destino di Brindisi e delle colonie greche in Italia
Brindisi e la Magna Grecia hanno dunque rappresentato uno dei successi maggiori della lunga storia dell’Impero Romano in Italia dal punto di vista culturale e anche mercantile. Come il resto dell’impero, però, furono destinate a momenti di fortuna alterna: la stessa Brindisi nel Medioevo venne occupata dai Goti e dai Longobardi, per tornare a vivere un momento di splendore solamente sotto il controllo dell’Impero Bizantino. Sotto la dominazione veneziana perse nuovamente lustro e fu restaurata nuovamente anni dopo grazie al Regno dei Borboni, subendo poi momenti di crisi e ripresa durante l’età contemporanea. L’epoca romana fu di certo la più fortunata per la nota città pugliese, e i segni lasciati dalla cultura e dalla comunità del tempo sono ancora vivi in alcuni cenni toponomastici e nell’importanza che riveste ancora oggi il porto di Brindisi per i collegamenti nazionali e internazionali, nonché nelle tradizioni radicate nei secoli e rimaste tuttora vive tra le usanze popolari. Oggi Brindisi e il territorio circostante basano la propria crescita economica sul settore agricolo e su quello della produzione di energia elettrica, grazie anche alla presenza di numerosi impianti fotovoltaici; il settore più in crescita è però ancora una volta quello legato al mare, in questo caso però riguardo la balneazione e la bellezza della natura del luogo. Nel 2017, infatti, la città è stata nominata tra i luoghi più di tendenza per il turismo estivo dal portale eDreams, noto per le sue classifiche, con notevole beneficio per l’afflusso turistico.
Secoli di dominazioni differenti hanno modificato il destino di Brindisi, tra momenti floridi e grande miseria la città ha conosciuto vari aspetti della fortuna, e oggi deve ancora molto all’influsso che ha avuto l’Impero Romano sul suo territorio.