A seguire, una disavventura che sarebbe capitata capitata nel pomeriggio di quest’oggi a un cittadino nel centro di Francavilla Fontana:
«Buonasera., voglio raccontarvi un episodio increscioso capitato a me, davanti a numerosi testimoni, con protagonista un ausiliario del traffico. Partiamo dal fatto che il tizio non mi ha concesso concede neanche i consueti dieci minuti di tolleranza… Avevo appena parcheggiato nella strisce blu, tra due macchine già parcheggiate, e mi sono assentato per sette minuti di orologio, giusto il tempo di prendere alcune cose dall’ufficio.
Al ritorno mi trovo davanti lui che, con sguardo fiero, dopo avermi fatto il verbale, mi fa: “Te l’avevo detto che prima o poi ti avrei multato, ormai l’ho fatta, in più eri parcheggiato tra due macchine verbalizzate, se venivano i proprietari di quelle macchine mi avrebbero chiesto spiegazioni e allora è giusto verbalizzare anche te”.
Il tono della sua voce era tutt’altro che tranquillo, anzi urlava forse per farsi sentire dai passanti. Questo personaggio più e più volte mi ha preso di mira, purtroppo il lavoro che faccio mi costringe a fermarmi per caricare e scaricare al volo merce, non posso fare 10.000 biglietti per tutta la giornata, altrimenti neanche lo stipendio mi basterebbe, e né l’abbonamento comprende tutte le vie del paese… Però non mi lamento della multa. Ho sbagliato? Forse… Ci starò più attento. Ma la maleducazione di dire in faccia alla gente “preferisco verbalizzare te e farti licenziare dalla tua azienda per la multa, che farmi mandare a casa dalla mia”, tutto questo sempre ad alta voce, proprio non la sopporto.
Questo episodio si è verificato in diverse occasioni… Voglio dire: fai il tuo dovere, ok, ma poi non ti vantare strillando davanti a tutti, non è simpatico per chi il verbale se l’è preso né per chi ti sta pagando lo stipendio, che poi siamo pur sempre noi cittadini…
Mi auguro che legga, capisca e non si comporti più in quel modo…
Se la cosa continuerà, noi che frequentiamo quella zona raccoglieremo le firme contro questo soggetto e le presenteremo al comune, non per chiedere che sia licenziato, ma quantomeno per fargli fare qualche lezione di civiltà e rispetto».
