«So dove abiti, ti prendo da casa, hanno fatto bene a Foggia»: arrestati due fratelli, denunciata la madre


«So dove abiti, vengo a prenderti da casa, ti ammazzo, hanno fatto bene a uccidere quel carabiniere a Foggia…». Suppergiù queste le frasi che i militari dell’Arma della Stazione di Latiano si sono sentiti rivolgere da una coppia di fratelli latianesi – G.M. di 22 anni e M.M. di 21, entrambi poi arrestati – nel corso di un normale controllo della circolazione stradale. Uno dei due, infatti, era al volante della Lancia Y intestata alla madre nonostante gli fosse stata revocata la patente.

I fatti si sono svolti ieri (venerdì 26 aprile) proprio nel comune di Latiano. La pattuglia ha imposto l’alt al 22enne che era alla guida dell’utilitaria e, come da prassi, uno dei carabinieri ha chiesto i documenti al conducente. Questi è però sceso dalla macchina e, su tutte le furie, ha preso a inveire contro i militi, cui ha riferito ad alta voce di avere avuto la necessità di mettersi alla guida – nonostante fosse sprovvisto di patente dallo scorso mese di dicembre – per accompagnare un suo congiunto.

Sul posto del controllo è arrivato poi anche suo fratello 21enne che, con aria e fare minacciosi, ha detto ai carabinieri di lasciar perdere tutto e di non sequestrare il mezzo. Nella circostanza, il giovane avrebbe anche pronunciato parte delle frasi di cui sopra, completate da quelle proferite dalla madre dei due, sopraggiunta a sua volta. Costei avrebbe detto qualcosa del tipo: tu la macchina di qua non la tocchi, ti faccio vedere io, con tanto di riferimento alla tragedia del Foggiano (a Cagnano Varano, il 14 aprile, era stato freddato a colpi di pistola il 47enne maresciallo Vincenzo Carlo Di Gennaro).

Nel frattempo, i due fratelli hanno anche tentato invano di dare fuoco, con un accendino, dapprima a un sedile, poi al portabagagli della Lancia Y. I carabinieri hanno allora dovuto richiedere il supporto di altri colleghi, giunti da Mesagne, e della polizia locale di Latiano.

Solo a quel punto è stato per loro possibile placare l’ira della coppia di fratelli, che sono stati condotti in caserma e arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. Il 22enne è stato anche denunciato per guida con patente revocata, mentre il mezzo è stato finalmente posto sotto sequestro. Denunciata anche la donna. Il 22enne e il 21enne, dopo le formalità, sono quindi stati collocati ai domiciliari.

 

 

 

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