Ha conosciuto online una donna e l’ha convinta a inviargli foto osé, poi l’ha ricattata: «O mi dai dei soldi oppure divulgo i tuoi scatti erotici». Come se non bastasse, ha anche simulato la vendita – sempre sul Web – di una cucciolata di cane di razza, ha riscosso gli acconti e, infine, è sparito. I carabinieri della Stazione di San Donaci, acquisite le querele ed effettuate le indagini, hanno denunciato a piede libero, per truffa e tentata estorsione, un 34enne di Torre Santa Susanna, peraltro già sottoposto agli arresti domiciliari.In particolare, tramite un sito d’incontri, l’uomo ha fatto la conoscenza di una ragazza di Bergamo. I due sono entrati in confidenza fino a quando il 34enne torrese ha chiesto alla sua interlocutrici di mostrargli degli scatti che immortalassero anche le sue parti intime. La ragazza si è fidata ed effettivamente gliele ha inviate, ma poi ha ricevuto un’amara sorpresa: quando l’altro è entrato in possesso delle immagini, l’ha minacciata di divulgarle se non gli avesse dato dei soldi in cambio del suo “silenzio”.
In più, con un profilo falso, il torrese ha messo postato degli annunci per vendere su di un portale di compravendite dei bei cuccioli di cane. Tre persone sono cascate in quella che si è rivelata una trappola e gli hanno inviato anticipi tra i 100 e i 150 euro, ma il venditore (in realtà, truffatore) una volta intascati i soldi si è reso del tutto irreperibile.
Il 34enne di Torre Santa Susanna non era peraltro nuovo a episodi del genere: circa dieci mesi fa, il Gip del Tribunale di Brindisi, infatti, aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare per quattro estorsioni, tre tentate estorsioni, tre truffe e una violenza privata, reati commessi fra il mese di ottobre 2017 e il mese di febbraio 2018. Vittime, dieci donne residenti in varie regioni d’Italia: Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Sardegna e Puglia.
Il teatro virtuale era stato quello dei social network e dei siti commerciali. Sempre lo stesso, il suo modus operandi: sotto falso nome e grazie a un profilo rassicurante di una persona sola in cerca di amicizia e di una storia d’amore seria, ha in realtà ordito le sue perfide trame.
In qualche occasione si è presentato come un bancario single e, carpita la fiducia delle “prede”, si è fatto inviare da loro fotografie piuttosto piccanti; poi ha gettato la maschera e ha preteso del denaro (fra i 200 e i 300 euro) per non diffonderle. L’estorsione è, in alcuni casi, andata a buon fine: le donne hanno ricaricato la postepay intestata a un’ex fidanzata del 34enne, estranea ai fatti. I contatti, invece, sono avvenuti tramite due schede telefoniche non sue, la prima intestata a una congiunta, la seconda a un’amica di famiglia (anch’esse all’oscuro di tutto).
L’esame delle ricariche postepay ha quindi consentito d’identificare le vittime delle estorsioni. Tre tentativi di estorsione non sono, invece, andati a segno grazie alla resistenza delle persone ricattate.
Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno anche scoperto come quelle stesse schede Sim e quella stessa carta postepay fossero state impiegate per truffare tre altre donne (due liguri e una sarda): il 34enne ha inserito su Subito.it l’annuncio per la vendita di cuccioli di bulldog francese; contattato dalle interessate all’acquisto, ha persino inviato loro le foto degli animali per rendere l’offerta ancora più credibili; infine, ha incassato somme tra 100 e 200 euro ed è sparito.