È stato un grande luminare oltre che un grande rappresentante all’estero della nefrologia italiana: il professor Antonio Lupo, nato e cresciuto a Francavilla Fontana, si è spento nella notte tra l’11 e il 12 aprile all’età di 70 anni: era andato in pensione nello scorso settembre.
Per 15, ha diretto l’Unità di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata e la Scuola di specializzazione in Nefrologia dell’ateneo di Verona.
Lupo lasciò la sua città natia per studiare Medicina a Padova e, conseguite laurea e specializzazione, nel 1975 iniziò a esercitare la professione medica a Verona.
Da allora si è stabilito definitivamente in Veneto, pur essendo protagonista di successi personali ma anche di importanti scoperte nel campo biomedico, poi utilizzate sia in Italia che all’estero.
Nel 2014, infatti, come dirigente del Dipartimento di Medicina di Verona guidò una ricerca in campo nefrologico che portò il suo team al vertice della classifica stilata dalla Johns Hopkins University di Baltimora come migliore centro al mondo nello studio del rene a spugna midollare.
Sua l’idea di far istituire nel reparto da lui diretto un laboratorio di Biologia molecolare per la diagnosi precoce e lo studio di terapie personalizzate.
Nel 2015 è stato nominato prorettore vicario dell’Università di Verona, incarico ricoperto fino allo scorso mese di ottobre. Il suo ultimo impegno pubblico lo ha visto partecipe al Congresso di Verona per i 50 anni dal primo trapianto di rene.
Colleghi e amici lo ricordano come una grande personalità, una figura di spicco con ampie doti di mediatore, una persona molto leale.
È stato un pioniere e un luminare dell’immunopatologia renale e un grande studioso delle biopsie che analizzava personalmente.
Lo scorso 15 aprile si sono svolti i funerali nel Duomo di Verona, invaso da una gran folla di amici, parenti e colleghi ma anche da gente comune e pazienti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo in tutto il suo carisma.
Anche la città di Francavilla Fontana ha deciso di rendergli omaggio per gli onori portati nel mondo e di salutarlo per l’ultima volta con una funzione religiosa questo pomeriggio (mercoledì 17 aprile) alle ore 16 presso la Basilica minore del Santissimo Rosario.
Federica Sternativo