Maltrattamenti in famiglia aggravati ed estorsione ai danni degli anziani genitori. Questi i reati alla base di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura ed eseguita dai carabinieri della Stazione di San Michele Salentino, nei confronti di un 43enne sammichelano. I fatti contestatigli avrebbero coperto un ampio lasso temporale nel corso del quale si sarebbe reso responsabile di tutta una serie di violenze, soprusi nei riguardi di suo padre e sua madre, entrambi 70enni e ambedue disabili.
L’uomo era già stato arrestato in flagranza lo scorso 30 marzo, quando i militari dell’Arma – contattati dia vicini – erano giunti a casa della famiglia da cui provenivano urla e rumori preoccupanti. Ad accogliere gli investigatori era stato proprio il 43enne con calci e pugni. Dopo averlo bloccato, i carabinieri si erano fatti raccontare dai coniugi tutta una serie di episodi di cui erano rimasti vittime negli ultimi anni: richieste farneticanti da parte del figlio – con alle spalle un vissuto problematico – che avrebbe tenuto in scacco i genitori, anche percossi, pretendendo da loro denaro e l’uso esclusivo dell’auto.
Stando alle ricostruzioni dei militari, marito e moglie (problemi di vista per lui, diabetica lei) avrebbero vissuto un perenne calvario fatto di mortificazioni e maltrattamenti: come quando sono stati costretti, nottetempo, a chiudersi a chiave in camera per il timore di essere aggrediti nel sonno. Il quadro è stato presentato al pubblico ministero, che ha concordato con le risultanze investigative, così come poi il giudice per le indagini preliminari, che ha concesso la misura cautelare: dopo le formalità, è stato quindi sottoposto ai domiciliari.