In origine furono le seggiole, preferibilmente in plastica e datate, a indicare che no, quel parcheggio davanti casa non sarebbe stato fruibile da tutti. L’ultima frontiera del segnaposto auto salentino, con annesso divieto di sosta eccetto che per l’ideatore dello stratagemma, è quella immortalata nelle foto inviateci da un lettore: alcuni tronchetti messi di traverso tra il marciapiedi e la sede stradale per scongiurare il “dramma” che qualcun altro occupi lo spazio antistante l’abitazione.
Le immagini risalgono a qualche giorno addietro e sono state catturate in una nota località balneare della costa jonica: San Pietro in Bevagna. Lì, i problemi di posteggio, in estate, e in particolar modo nei giorni festivi pare siano frequenti, così si finirebbe per arrangiarsi alla meno peggio: con le classiche seggiole di cui sopra, ma anche con canotti, materassini, biciclette e, come nel caso immortalato in questi due scatti (uno diurno, l’altro notturno), con ciò che più si ritiene adatto e utile quale deterrente.
Vista così, quest’area di sosta riservata di fattura artigianale suscita anche un po’ di ilarità, ma non ci vuole molto per rendersi conto che vìola il Codice della strada e che simili atteggiamenti andrebbero sanzionati di conseguenza.
Si può comprendere, ma non giustificare, il fastidio del padrone di casa che, facendovi ritorno, non trova più il parcheggio dirimpetto. Tuttavia, nel caso in cui non si possieda un garage o un’area riservata ai sensi della normativa (casi eccezionali e tassativi, come gli stalli per i disabili), non si può avere la pretesa di parcheggiare a tutti i costi di fronte all’uscio della propria abitazione né si può esigere che, in assenza di divieti di sosta regolari, siano gli altri a non farlo.
Al di là dell’ironia, dunque, usi e costumi come quello documentato denotano ignoranza e inciviltà, tipiche di queste latitudini e purtroppo spesso assimilate anche da chi proviene da fuori. Oltre a questo, evidenziano un certo lassismo da parte di chi dovrebbe vigilare e, invece, non di rado preferisce chiudere un occhio o addirittura tutti e due.