Sfuggono all’alt dei carabinieri, poi rubano un’auto: rintracciati e arrestati sotto casa



Quando, nel cuore della notte, i carabinieri hanno loro intimato l’alt, si sono prima fermati, poi sono fuggiti a tutto gas. Infine, hanno rubato un’altra auto per eludere le ricerche, ma sono stati rintracciati e arrestati ugualmente. Si tratta del 34enne sandonacese A.B., già noto alle forze dell’ordine, e del 38enne cellinese G.C., ora accusati di resistenza a pubblico ufficiale e furto aggravato.I fatti si sono svolti a San Donaci, dove i militari in forza alla Stazione locale dell’Arma hanno deciso di controllare in via Grassi un’Audi di colore nero che transitava a velocità sostenuta in via Grassi. Il conducente ha subito accostato, ma nel momento in cui uno dei carabinieri ha chiesto a lui e al suo passeggero di scendere dall’auto, ha innestato nuovamente la prima ed è ripartito rapidamente in direzione Cellino San Marco. Durante la fuga ha anche percorso contromano diverse vie del paese. Al loro inseguimento si sono lanciati gli uomini in divisa, che non sono però riusciti a raggiungerli. E, allora, gli investigatori hanno deciso di appostarsi sotto casa del passeggero, una loro vecchia conoscenza.

Una scelta rivelatasi azzeccata dato che, dopo un po’, i due sono giunti a bordo di una Fiat Panda che hanno riferito essere di un loro amico. In realtà, però, l’utilitaria era stata rubata in precedenza a Cellino San Marco; l’Audi con cui erano fuggiti, invece, è risultata intestata alla moglie del conducente 38enne, il quale ne aveva anche nascosto le chiavi negli slip.

Dopo le formalità di rito, i due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Il conducente 38enne è stato anche denunciato per aver rifiutato il test tossicologico, per stabilire se avesse assunto stupefacenti prima di mettersi al volante, e per reiterazione nella guida senza patente, mai conseguita.

 

 

 

 

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