Guida senza patente e dopo aver fumato uno spinello: denunciati due automobilisti


Come di consueto, anche nei giorni scorsi i carabinieri dipendenti dal Comando provinciale di Brindisi hanno eseguito tutta una serie di controlli nel territorio di propria competenza anche al fine di garantire la sicurezza stradale.In particolare, i militari dell’Arma dell’Aliquota radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana hanno denunciato a piede libero un 19enne oritano: fermato al volante della sua auto in via Torre Santa Susanna, a Oria, e sottoposto ad accertamenti tossicologici, è risultato positivo ai cannabinoidi. Insomma: aveva fumato almeno uno spinello prima di mettersi alla guida. Per lui è scattato anche il ritiro della patente. Il mezzo è stato invece sequestrato ai fini della confisca.

I militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno invece denunciato, per reiterazione nella guida senza patente, un 45enne brindisino già sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza. Questi è stato fermato al volante di una Mercedes Classe C, che non avrebbe potuto condurre in quanto, appunto, sprovvisto della necessaria abilitazione. L’uomo è risultato recidivo poiché negli ultimi due anni gli era stata già contestata la semplice guida senza patente. Nel caso di recidiva biennale, infatti, si sfocia nel penale: se la guida senza patente è un illecito depenalizzato, come tale punito con una sanzione amministrativa, la reiterazione nella guida senza patente costituisce un reato a sé stante e comporta una denuncia (prevista la pena dell’arresto fino a un anno). Il mezzo – peraltro scoperto di assicurazione – è stato sequestrato.

Infine, i carabinieri della Stazione di Torchiarolo hanno denunciato a piede libero un 18enne senegalese che, nel corso di un controllo a suo carico, non ha esibito il permesso di soggiorno. I successivi accertamenti condotti dai militari hanno consentito di risalire a una richiesta di proroga del documento tuttora valido. La normativa in materia prevede, in caso di responsabilità, la pena dell’arresto fino a un anno e un’ammenda fino a 2mila euro.

 

 

 

 

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