Sarebbe stato tra gli autori della spettacolare rapina messa a segno il 29 agosto 2018 nella gioielleria “Follie d’Oro” nella galleria del centro commerciale “Mongolfiera” di Matera: nelle prime ore di oggi, i carabinieri del Comando provinciale materano, con il contributo esecutivo dei colleghi di Brindisi, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal Gip del Tribunale di Matera su richiesta del Pm – a carico del 25enne brindisino Silvio Guadalupi, già noto alle forze dell’ordine. Non sono ancora stati identificati i complici.Quel pomeriggio, tre persone, giunte a bordo di una Fiat Grande Punto condotta da un complice, fecero irruzione nella rivendita di preziosi e s’impossessarono di circa 300 pezzi d’oro (più di un chilogrammo).
Il colpo destò scalpore in quanto i rapinatori entrarono in azione con indosso tute bianche, passamontagna e guanti e mentre uno minacciò con un’arma lunga automatica (probabilmente un kalashnikov) la commessa e alcuni clienti – fatti sdraiare in terra – gli altri scassinarono gli espositori e riempirono di gioielli dei contenitori in plastica che avevano portato con sé.
Durante la fuga, la Fiat Grande Punto – risultata rubata qualche settimana prima in provincia di Lecce – fu data alle fiamme a poca distanza dal centro commerciale.
Gli investigatori dell’Arma, analizzato il traffico, hanno stabilito che il 25enne (gravato da precedenti specifici) si trovava esattamente a Matera sia il giorno del colpo, sia la domenica precedente, forse per effettuare un sopralluogo.
I primissimi accertamenti consentirono poi di risalire a un altro mezzo: un van Ford da nove posti, condotto da un complice del 25enne e impiegato per la fuga dopo l’incendio della Fiat Grande Punto.
Il van Ford, noleggiato proprio da Guadalupi, rappresentava un mezzo sicuro per i rapinatori in quanto diverso dalla Grande Punto e non tra quelli normalmente prediletti per questo tipo di reati.
Nel prosieguo delle indagini, coordinate dalla Procura di Matera, a carico di Guadalupi sono stati raccolti ulteriori indizi di colpevolezza.
Il 25enne, dopo le formalità di rito in caserma, è stato quindi condotto nel carcere di Brindisi con le accuse di concorso in rapina aggravata continuata, ricettazione e porto abusivo di arma da fuoco.