Teoricamente erano dei semplici operai, praticamente erano dei ladri.
I carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi su richiesta del Pm, nei confronti del 38enne Domenico Santoro, del 44enne Ciro De Tommaso, entrambi di Grottaglie, e del 44enne Domenico Olivieri, di Crispiano. L’accusa a loro carico è concorso in furto in abitazione tra i mesi di dicembre 2017 e marzo 2018 a Villa Castelli, Grottaglie (Taranto) e Modugno (Bari). Nei guai anche un presunto complice (un 46enne di Grottaglie) accusato di aver concorso in un uno dei colpi, una coppia di anziani coniugi, accusati di calunnia in concorso insieme con il figlio, e un gioielliere accusato di ricettazione: tutti denunciati a piede libero.
Le indagini furono avviate nella serata del 12 dicembre dopo il furto in una villetta di campagna. Due pensionati di 76 e 71 anni denunciarono una rapina con annesso sequestro di persona: raccontarono che un paio di persone erano entrate in casa e li avevano chiusi in camera da letto per poi aprire la cassaforte e impossessarsi di gioielli (6mila euro) ma anche di fucili, pistola e munizioni. Più precisamente, un Beretta e un Benelli calibro 12, una pistola Darmes calibro 7,65 e 45 cartucce calibro 6,35 regolarmente detenuti e parte della collezione privata dei proprietari di casa.
Si parlò di una rapina, ma dalle indagini è emerso come, invece, si fosse trattato di un semplice furto. I padroni dell’immobile, infatti, d’accordo con il figlio, avevano raccontato del sequestro di persona per non rischiare la revoca del porto del porto d’armi. Di qui la denuncia per calunnia in concorso.
Sempre stando alle indagini, Santoro e un altro complice, disponendo delle chiavi per avervi in precedenza eseguito dei lavori idraulici, quindi già noti ai proprietari che avevano persino mostrato loro le armi, sarebbero entrati indisturbatamente e avrebbero, appunto, messo le mani su armi e preziosi.
Questi ultimi erano poi stati rivenduti a un gioielliere 62enne di Francavilla Fontana, che li aveva acquistati senza la registrazione necessaria per legge: per lui, quindi, la denuncia per ricettazione.
Santoro e complici sono accusati anche di altri furti. In particolare, avrebbero trafugato un tablet in casa di una 58enne di Grottaglie. Furto messo a segno, secondo gli investigatori, da Santoro in collaborazione con De Tommaso, con quest’ultimo che avrebbe fornito al primo le chiavi d’ingresso di quella casa.
Sempre Santoro e De Tommaso avrebbero fatto incetta di monete da due euro, un euro e 50 centesimi per un totale di circa 300 euro in casa di un 82enne di Modugno. Santoro e Olivieri, invece, sono ritenuti responsabili dei furti di mobili, componendi d’arredo, elettrodomestici e altri oggetti dall’interno di una villa in agro di Grottaglie e di proprietà di un 56enne di Taranto.
Sempre uguale la tecnica impiegata: Santoro, con il contributo dei complici, entrava in contatto con i proprietari degli immobili con il pretesto di eseguire dei lavori termoidraulici e poi, quando i proprietari erano distratti, s’impossessava delle chiavi d’ingresso. Dopodiché, bastava attendere il momento propizio, quando i proprietari erano assenti, per effettuare lo “svuota-tutto”
I tre, dopo le formalità, sono stati collocati agli arresti domiciliari.