Se nel 1998 l’arbitro Piero Ceccarini avesse fischiato a favore dell’Inter quel rigore per il fallo commesso dal difensore Iuliano della Juve sull’attaccante Ronaldo, chissà come sarebbe andato a finire quel campionato calcistico di serie A. Alla fine, come noto, lo vinse la Juve, ma ancora oggi si parla di quell’episodio che precedette Calciopoli. Chissà come sarebbe andato a finire il Torneo dei Rioni di Oria se, ieri sera, presso il campo dei Padri Rogazionisti, gli arbitri avessero assegnato la gara della “pertica” all’atleta del Santo Basilio.
I gialloneri fino ad allora avevano condotto un Torneo esemplare ed effettivamente anche durante la pertica si erano ben comportati: solo che, dopo essere arrivato in cima, il basiliano si sarebbe limitato a piazzare per primo la bandierina del suo rione senza alzare la mano un attimo dopo, ma solo mentre lo facevano i rivali. Ragione per la quale i giudici di gara hanno inizialmente assegnato un ex aequo a San Basilio, Castello e Judea, salvo poi attribuire il primo posto al Judea e il secondo al Castello.
Circolano anche alcune foto del “fattaccio”, principalmente sui social network, una delle quali è quella che alleghiamo a questo articolo (non sappiamo di chi sia lo scatto, ma lo invitiamo a farsi avanti qualora dovesse riconoscerlo come suo per riconoscergliene la giusta paternità).
Sta di fatto, quindi, che anche e forse soprattutto grazie a quella gara, il Castello si è aggiudicato il sedicesimo palio, il San Basilio ci dovrà riprovare il prossimo anno. Dopo le tensioni intestine alla dirigenza degli ultimi tempi, finite anche nelle aule di giustizia, i gialloneri ci avrebbero tenuto a rispondere sul campo, a far parlare i fatti. Cosa che era anche riuscita loro fino alle contestazioni nei confronti dell’arbitro a causa – dicono – di un regolamento che non sarebbe chiaro fino in fondo: per vincere quella gara, è necessario piazzare la bandierina in cima alla pertica o, piuttosto, alzare la mano dopo averla piazzata?