È tornata, purtroppo, la famigerata truffa dello specchietto. Intorno alla metà del mese scorso, un 77enne di Oria è stato raggirato da un 35enne di origini siciliane con l’ormai consueto stratagemma. Durante la marcia al volante della sua auto, l’anziano ha improvvisamente udito un rumore ma ha proseguito. Dopo però si è accorto di essere tallonato da una Volkswagen Golf il cui conducente gli faceva ripetutamente segno di accostare. L’anziano, a un certo punto, ha accostato e l’inseguitore gli ha mostrato lo specchietto sinistro della sua Golf in frantumi. Per quel danno, a suo dire causato da un’involontaria collisione, ha chiesto 130 euro per evitare di denunciare il sinistro alle assicurazioni. L’anziano, un po’ frastornato, alla fine ha detto di avere con sé soltanto 70 euro e gliele ha consegnate. Solo che quell’altro gli ha proposto di raggiungere insieme casa sua per prendere il resto. Così è stato. Il 77enne è entrato in casa e ha consegnato i 60 euro mancanti al suo interlocutore. In quel frangente, però, è sopraggiunta la figlia dell’anziano, che ha subito compreso come suo padre fosse stato truffato. Il 35enne, allora, ha innestato la marcia ed è fuggito a tutta velocità. La vittima ha raccontato tutto ai carabinieri della Stazione di Oria, i quali – anche dopo aver analizzato le immagini delle telecamere di sorveglianza installate in zona – sono riusciti a risalire al 35enne siculo e a denunciarlo per truffa.I militari dell’Arma raccomandano la massima attenzione in quanto il truffatore potrebbe aggirarsi ancora per la provincia di Brindisi. Il tipo di truffa da lui compiuto si è diffusa in tutto il territorio nazionale ed è finalizzata a estorcere piccole somme di denaro. Solitamente il truffatore è accompagnato da un complice che funge anche da falso testimone. I due si appostano in una strada stretta a bordo di un’auto il cui specchietto è già rotto e individuano la “preda”, preferibilmente una persona anziana. Individuata quest’ultima, uno dei truffatori lancia un sasso o un oggetto qualsiasi contro la carrozzeria dell’auto in transito. Dopo inizia l’inseguimento e successivamente avvengono la rimostranza e la richiesta di denaro (spesso tra 50 e 100 euro). A volte, stando a attento a non farsi notare, il complice richiude lo specchietto lato passeggero dell’auto della vittima. In altre occasioni, invece, il complice si spaccia per testimone oculare della collisione.
I carabinieri fanno sapere che, al fine di scongiurare questa truffa, è necessario mostrarsi determinati, rifiutare ogni richiesta di denaro e richiedere l’intervento delle forze dell’ordine o della polizia locale.