Non avrebbe dovuto comunicare con l’esterno in quanto sottoposto ai domiciliari, ma ha in più occasioni usato facebook come se nulla fosse stato. I carabinieri della Stazione di Oria hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Taranto, nei confronti del 21enne oritano S.P., che è stato accompagnato in carcere a Brindisi. Il giovane era stato arrestato lo scorso 14 gennaio dopo la rapina ai danni della tabaccheria “Dimonopoli” a Manduria: in quell’occasione, Pagano e un complice irruppero nell’esercizio col volto coperto e, sotto la minaccia di una pistola, si fecero consegnare l’incasso di circa mille euro. Dall’aprile scorso era stato sottoposto ai domiciliari con l’obbligo di non comunicare neppure a mezzo telefono a con altri strumenti con persone diverse dai familiari. Nel mese di maggio era stato trovato in compagnia di soggetti non autorizzati. Successivamente, ai militari dell’Arma era stato impossibile procedere ai controlli di routine a causa dell’assenza di un citofono nel luogo in cui era stato ristretto. In altre circostanze, il 21enne era stato sorpreso mentre usava un cellulare e si è giustificato col dire che era il telefono di servizio del B&B di suo padre. Infine, gli investigatori hanno accertato tutta una serie di accessi al social network, accessi avvenuti nei mesi di maggio, giugno e luglio, quando ha aggiornato ripetutamente l’immagine del profilo.