Campo da golf, Curto: «Scevri da pregiudizi, ma attenzione ai conflitti d’interesse»

Euprepio Curto

Il dibattito in corso all’interno dell’attuale maggioranza che guida Palazzo Imperiali sul progetto di realizzazione di un campo da golf non lascia indifferente il Movimento politico “Progetto per l’Italia”, il quale, pur non avendo la possibilità di fare politica nelle Istituzioni, pur tuttavia non intende rinunciare ad esprimere la propria opinione su temi potenzialmente di straordinario rilievo per il futuro della città, indicando i punti essenziali su cui sarà chiamato il nuovo ceto dirigente locale.
Il primo. Nella precedente consiliatura Progetto per l’Italia ha cercato, invano, di fare esprimere il sindaco Bruno circa la presenza o il perseguimento di un interesse pubblico idoneo a rimuovere i dubbi e le perplessità manifestate da alcune forze politiche.
Quella maggioranza e quel sindaco non risposero mai, così da alimentare ipotesi, magari fantasiose, ma politicamente legittime, sulla natura squisitamente speculativa del progetto.
Eppure la domanda non era peregrina. Una comunità può pure decidere di pagare prezzi ambientali e urbanistici alti se il rapporto costi-benefici offre un risultato col segno più.
Di converso, può anche decidere l’esatto contrario, ove tale rapporto dovesse essere caratterizzato dal segno meno.
Non rispondere equivale a sottrarsi a quell’alta forma di democrazia, rappresentata dalla dialettica politica. Ed equivale, altresì, a svilire il ruolo della opposizione presente all’interno delle istituzioni, nonché quello della opinione pubblica, esterna ad esse, ma non per questo meno capace di incidere sulla tenuta di una Amministrazione. Con la naturale conseguenza del progressivo innalzamento dell’asticella della sfida.
Il secondo. Progetto per l’Italia ha sempre sostenuto di non essere pregiudizialmente contraria al campo da golf. Ma al contempo chiedeva, e tutt’ora chiede, (anche in questo caso vi è un collegamento col citato “interesse pubblico”) se il Pug, voluto dall’Amministrazione Bruno, e quindi suggellato dal Commissario Aprea, può essere considerato compatibile o meno col campo da golf, e, in caso di risposta negativa, quali correttivi siano ipotizzabili.
Il terzo. La decisione finale, come sempre in questi casi, appartiene prevalentemente a chi opera nelle Istituzioni, di concerto con la struttura tecnica dell’Ente interessato.
Ovviamente nessun pregiudizio, al momento, nei confronti del ceto politico che attualmente governa Francavilla, e tantomeno nei confronti di chi dirige la struttura tecnica, in quanto sicuramente in condizioni di garantire un rapporto laico sul tema.
Una laicità che potrebbe essere messa in discussione solo se, modificando l’attuale struttura, all’interno dell’Ufficio Tecnico comunale dovessero trovare spazio portatori di giganteschi conflitti d’interesse.

Avv. Euprepio Curto
Coordinatore “Progetto per l’Italia”

 

 

 

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