Il presidente del Consorzio ASI di Brindisi, Mimmo Bianco, si dice particolarmente soddisfatto della delibera della Regione Puglia che perimetra le Zone Economiche Speciali (ZES).
“Brindisi – dichiara Bianco – la più piccola delle provincie Pugliesi, quella con meno rappresentanti in seno al Consiglio regionale, quella senza un rappresentante in Giunta, ottiene più di 1000 ettari, il 25 per cento circa, del totale delle aree che spettano all’intera Regione, con i 950 ettari di Brindisi, Fasano e Ostuni, inseriti nella ZES Adriatica e i 175 ettari di Francavilla inseriti nella ZES Ionica.
Riconosciuto quindi il ‘valore’ delle infrastrutture, porti, retroporti, aeroporti ed intermodalità, nonché il ‘peso’ delle aziende che trainano l’economia brindisina”
“Il tutto – sostiene Bianco – in un grande momento di confusione politica, addirittura di vuoto politico in alcuni casi, si pensi ai tanti comuni della provincia di Brindisi che erano commissariati, su tutti il comune capoluogo e la città di Francavilla, e con il rischio che la deriva campanilistica e la legge del più forte (politicamente) prevalesse nelle scelte che la Regione si accingeva a fare, mortificando criteri basati sulla logica e sul merito”.
“È stato premiato il lavoro di squadra – continua Bianco – quello promosso e coordinato da ASI Brindisi, che interfacciandosi per quasi un anno con le strutture tecniche della Regione, della Provincia e dei Comuni interessati, con le Associazioni di Categoria, Confindustria e CNA su tutte, con la Prefettura e la Questura di Brindisi, con la Camera di Commercio, con i principali stakeholder presenti sul territorio, ha visto concludersi felicemente questo lungo iter a metà tra un Dialogo Competitivo ed una Procedura Negoziata, contribuendo così a dare nuova linfa per la ripartenza economica delle nostre Aree”.
Il presidene Bianco esprime grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto, ma sottolinea quanto siano altrettanto grandi la responsabilità e il ruolo che la Regione Puglia ha assegnato alla nostra provincia.
“Se cresciamo noi nei prossimi anni cresce la Puglia intera, un motivo in più – dice Bianco – per non sbagliare”.
”Un sincero e doveroso ringraziamento – prosegue – va a tutti gli attori che hanno contributo all’obiettivo, al Presidente Emiliano che ha creduto ed investito su Brindisi, alla Giunta della Regione Puglia, a Michele Mazzarano che ha seguito la difficile concertazione tra i Territori, al prof. Domenico La Forgia Direttore Dipartimento dello Sviluppo Economico, al Pres. Ugo Patroni Griffi Adsp MAM, al Pres. Sergio Prete Adsp MI, all’ Avv. Beppe Moro (uno per tutti) della task force regionale, a Maurizio Bruno che ha creduto pre primo nelle capacità del sottoscritto di fare sinergia sul territorio”.
“Un particolare merito – ricorda ancora il Presidente Bianco – va poi al Sen. Tomaselli, che esattamente un anno fa ha saputo cogliere le mie preoccupazioni circa l’emarginazione e la mortificazione che la prima stesura del Decreto che istituiva le ZES riservava al Territorio Brindisino, facendosi attore di quelle modifiche che ci hanno permesso poi di rientrare in gioco e di vincere questa importante partita”.
Bianco, in ultimo ma non per ultimo, ringrazia tutti i collaboratori dell’ASI Brindisi, ente che presiede da poco più di un anno e mezzo, “per la loro indefessa disponibilità, nei momenti ‘caldi’ in cui era necessario con estrema urgenza modificare una cartografia, integrare o modificare una relazione, tirati giù dal letto di notte, rientrati in anticipo dalle ferie, solo per spirito di corpo ed ispirati dal desiderio di contribuire al rilancio della nostra Brindisi ( e senza riconoscere straordinari)”
“L’augurio – conclude – è che possa radicalmente cambiare l’approccio alla soluzione dei problemi che affliggono il nostro territorio. Non lottiamo solo quando si tratta della tutela dei nostri diritti, ma battiamoci piuttosto per onorare prima di tutto i doveri che abbiamo nei confronti di tutta la comunità. Il futuro, quello che vorremmo per i nostri figli, non ce lo regala più nessuno, possiamo solo costruircelo da noi”.