Il M.A.B. si è soffermato su diverse situazioni che lasciano rilevanti dubbi sulla procedura e sull’operato dei funzionari della Regione Puglia: a) realtà ove non pochi alberi manifestanti il disseccamento o rilevati come infetti, a seguito del blocco dello sradicamento sono stati curati, hanno ripreso a vegetare appieno e a produrre olive e sono in ottimo stato vegetativo; b) situazioni dove gli alberi registravano la presenza di rodilegno cui si poteva attribuire il parziale disseccamento; c) coincidenze tra la rilevazione di piante infette e procedimenti amministrativi di cambiamento della destinazione d’uso degli oliveti; d) realtà esposte dai coltivatori e proprietari – che sono la stragrande maggioranza di quelle interessate dallo sradicamento – che vedono gli alberi in perfetto stato vegetativo e col frutto pendente copioso il cui tempo di incubazione del patogeno, tenuto conto dei tempi lunghi dal momento dei rilievi svolti dall’ARIF a quello di predisposizione della ordinanza, sino a quello di notifica, avrebbe già dovuto manifestare il disseccamento di cui, invece, non vi era alcuna traccia.
Il M.A.B. ha denunciato la violazione delle norme di tutela del paesaggio e la sua distruzione, la distruzione del patrimonio produttivo agricolo e il danno all’ordine pubblico economico, il falso ideologico e l’abuso di potere in ordine al perseguimento di finalità estranee alla lotta alla batteriosi (xylella) delle piante utilizzata come vero e proprio falso scopo.
La scrivente associazione nell’evidenziare come la scienza si indirizzi verso un approccio di convivenza col batterio, stante quanto accertato dalla ricerca scientifica a livello mondiale, sulla impossibilità di eradicare definitivamente il batterio dalle aree in cui è ormai insediato (c.d. infette), ha rilevato che l’opzione dettata dalla “quarantena” a suo tempo, quattro anni or sono, individuata dagli organi decisionali della Regione Puglia in base ad un criterio di mera precauzione, alla luce della situazione odierna costituisce una evidente forzatura.
In conclusione il M.A.B. ha chiesto alla Procura della Repubblica il sequestro preventivo cautelare di tutte le piante di olivo trovate infette ed oggetto di ordinanza di sradicamento site nel territorio provinciale di Brindisi al fine di sospendere lo svellimento degli alberi e scongiurare la consumazione dei reati, riservandosi di produrre delle schede tecniche di ricercatori esperti del settore che hanno ottenuto la ripresa vegetativa degli alberi che manifestavano segni di disseccamento.
Comitato Comunale M.A.B. – Nuova Cittadinanza
Il coordinatore, Antonio de Franco