Oria, nuove tariffe per la mensa scolastica: «Solo un adeguamento, le famiglie più povere pagheranno meno»

Si riceve e pubblica:

In riferimento alle richieste pervenute dai cittadini interessati e dalle scuole riguardanti le nuove tariffe del servizio mensa scolastica, si dà atto del documento approvato dal Commissario Straordinario n. 45 del 14.03.2018, nel quale si approvano le seguenti tariffe del servizio a partire dall’1.04.2018, riepilogate nel quadro comparativo che segue:

Si fa presente che le precedenti tariffe non venivano adeguate, neanche agli indici ISTAT, dall’annualità 2013.

Con la Deliberazione n. 45 del 14.03.2018, si è proceduto ad una maggiore differenziazione delle tariffe, prevedendo ulteriori fasce intermedie di reddito ed un criterio armonico di crescita da scaglione a scaglione,  in ossequio al principio di equità e di solidarietà, elaborando, in tal modo, delle tariffe maggiormente coerenti con la situazione reale delle famiglie che usufruiscono del servizio di mensa scolastica.

Infatti, a seguito dell’entrata in vigore delle nuove tariffe, le famiglie con reddito ISEE da € 3.000,00 a € 7.000,00 dovranno corrispondere l’importo di € 1,50 a pasto anziché € 1,80 e le famiglie con reddito  ISEE da € 10.000,00 sino a € 12.000,00 oggi contribuiranno con l’importo di € 2,00 anziché € 2,50 a pasto.

Gli aumenti, dunque, hanno riguardato le famiglie con ISEE da € 12.000,01 a € 20.000,00 per € 0,50 a pasto e le famiglie con ISEE da € 20.000,01 in poi   per € 1,00 a pasto, che, in precedenza, venivano equiparate alle famiglie con redditi ISEE di € 10.000,01. Pertanto, i contenuti aumenti hanno interessato i percettori di redditi più alti o coloro che, negligentemente, non presentano l’attestazione ISEE.

Inoltre, sono state applicate ulteriori agevolazioni per chi ha più figli che usufruiscono dello stesso servizio.

Si rappresenta, peraltro, che la refezione scolastica è un servizio pubblico a domanda individuale e non obbligatorio (secondo quanto stabilisce, al punto n. 10, il Decreto del Ministero dell’Interno 31 dicembre 1983); ciò sta a significare che se l’Ente locale decide di renderlo è tenuto, per legge, a rispettare il principio di pareggio di bilancio e a stabilire la quota di copertura tariffaria a carico dell’utenza. Si sottolinea che, comunque, il costo del servizio è solo parzialmente coperto dalla contribuzione delle famiglie, restando a carico dell’Ente il 65% circa.

Il Responsabile del II° Settore Servizi Sociali, Scolastici e Culturali

Dott.ssa Danila Ciciriello

Il Commissario Straordinario

Dott.ssa Pasqua Erminia Cicoria

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