Guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di droghe, il bilancio del primo trimestre 2018

L’eccessiva assunzione di alcol è uno dei principali fattori di rischio, poiché può causare sinistri stradali che hanno purtroppo un peso importante nel tasso di mortalità giovanile. L’assunzione di alcol prima di mettersi alla guida è un fenomeno spesso sottovalutato soprattutto tra i giovani e, pertanto, li espone a tangibile rischio, al pari dell’uso di stupefacenti. Infatti, sia l’alcol che le droghe sono considerate sostanze psicoattive, in grado cioè di alterare le funzioni neuropsichiche della persona, quindi la capacità di concentrazione e di attenzione e i riflessi. La concentrazione di alcol nel sangue determina sonnolenza e comportamenti che si ripercuotono sul campo visivo, compromettono la visione laterale, l’adattamento alla visione notturna, i tempi di reazione.

Per quanto concerne gli stupefacenti, gli effetti influenzano notevolmente le capacità di attenzione e cognizione dell’individuo. Le droghe sintetiche producono uno stato di euforia che distorce la percezione del pericolo e porta alla sopravvalutazione delle capacità dell’individuo. Le droghe pesanti (eroina e cocaina) determinano uno stato di alterazione della capacità di attenzione, restringimento del campo visivo e la non percezione di situazioni di pericolo. Tutto ciò fa sì che la guida sotto l’assunzione di tali sostanze metta a serio rischio la vita di chi è al volante e di chi si incrocia lungo il percorso.

La norma di riferimento al riguardo è l’articolo 186 del codice della strada – “Guida sotto l’influenza dell’alcool” – che punisce le condotte di chi guida in stato di ebbrezza alcolica. Le sanzioni, previste al secondo comma, investono tutti i conducenti sorpresi alla guida con tassi alcolemici che superano il limite massimo consentito di 0,5 grammi di alcool per litro di sangue, sfociando in responsabilità penali già da valori superiori a 0,8.

Inoltre, l’articolo 186-bis – “Guida sotto l’influenza dell’alcool per conducenti di età inferiore a ventuno anni, per i neo-patentati e per chi esercita professionalmente l’attività di trasporto di persone o di cose” – prevede che i conducenti che guidano dopo aver assunto bevande alcoliche e sotto l’influenza di queste sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 163 a euro 658, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0 (zero) e non superiore a 0,5 grammi per litro. Nel caso in cui il conducente, nelle medesime condizioni, provochi un incidente, le sanzioni sono raddoppiate.

Nel primo trimestre 2018, i carabinieri hanno denunciato 13 persone per guida in stato di ebbrezza, a fronte degli otto dello stesso periodo dello scorso anno.

Per quanto concerne il rifiuto di sottoporsi alle verifiche sanitarie finalizzate ad accertare lo stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti (art. 186 comma 7 codice della strada), nel primo trimestre 2018 sono stati denunciati nove conducenti, mentre nello stesso periodo del 2017 erano stati cinque.

Sia per la guida in stato di alterazione psico–fisica che per il rifiuto di sottoporsi ai prescritti accertamenti, sono previsti il ritiro della patente di guida e il sequestro del mezzo.

 

 

 

 

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