Lontano dalla zona Champions League, eliminato agli ottavi dal Barcellona nella competizione europea più importante per club, al Chelsea di Antonio Conte è rimasta soltanto la FA Cup. Non di certo una stagione esaltante per l’ex tecnico della Juventus, anzi una delle peggiori. Il rapporto idilliaco con la piazza londinese si è affievolito: il leccese e Roman Abramovich, con tutta probabilità, potrebbero dirsi addio a fine stagione, nonostante Conte rappresenti il profilo perfetto per il magnate Russo.
Questa verrà ricordata anche come la stagione in cui Conte e Mourinho se le sono dette di tutti i colori. I due non si sono mai amati, ma le vette toccate quest’anno rimarranno molto probabilmente nella storia degli screzi tra allenatori di tutti i tempi.
Tutto iniziò quando il portoghese, a cui fu chiesto se avesse perso la passione, in riferimento alle sfrenate esultanze di Conte, risposte in modo provocatorio: “Se non mi comporto come un clown di bordocampo vuol dire che ho perso la passione?”. La frase non passò inosservata e soprattutto non piacque al diretto interessato, che per le rime gli disse che molto probabilmente soffriva di demenza senile, poiché non ricordava ciò che aveva fatto in passato.
Il peggio è arrivato dopo, quando Mou, evidentemente risentito dalla risposta del collega, ci è andato giù molto pesante. “Non ho bisogno del manager del Chelsea per ricordarmi gli errori che ho fatto in passato o che farò in futuro, quello che dirò è che non sono mai stato squalificato per calcioscommesse”.
Evidentemente questa frase rappresenta un punto di non ritorno nella disputa fra i due, perché ha toccato un nervo molto scoperto per Conte, il quale controbatté cercando di sminuire la polemica, non esitando però a lanciare altre bordate. “Quando un allenatore insulta o offende un collega è un piccolo uomo. Lo conosciamo tutti. È un falso”.
Insomma, è stata un’annata particolarmente movimentata per Conte, che resta ancora il campione d’Inghilterra in carica. Lasciare il Chelsea malamente però non è nel suo stile, quindi quello che è certo è che Conte ce la metterà tutta pur di centrare qualche obiettivo. I punti di distacco dalla qualificazione in Champions sono tanti, ma non è un divario incolmabile. Con una dose di fortuna e un buon finale di campionato, il Chelsea potrebbe raggiungere il quarto posto. Inoltre, i Blues sono in corsa per vincere il trofeo che l’anno scorso è mancato in finale, cioè la FA Cup. Dopo la vittoria contro il Leicester, Conte e i suoi sono approdati in semifinale. Chissà se dalla coppa potrebbe arrivare una parziale redenzione della stagione, sollevando un trofeo.
Non è ancora tutto perduto, ma sicuramente la stagione di Conte era partita con altre aspettative. Con tutta probabilità, a fine anno ci sarà un addio: proprio per questo l’ex tecnico della Juventus vuole lasciare tutti con il suo ricordo indelebile.