La sua auto era sottoposta a sequestro amministrativo, quindi non avrebbe potuto utilizzarla ma soltanto custodirla dopo esserne stato nominato, appunto, custode giudiziale. I carabinieri della Stazione di Oria l’hanno invece sorpreso alla guida del mezzo e hanno dovuto denunciare il 54enne di Latiano L.D. per sottrazione di cosa sequestrata e violazione di sigilli. Il veicolo era stato sequestrato il 9 settembre 2014, a seguito di un controllo della circolazione stradale, in quanto sprovvisto della copertura assicurativa obbligatoria.
Sottrazione di cose sottoposte a sequestro e violazione degli obblighi di custodia anche a carico del 46enne G.C. e del 33enne R.F., tutti e due brindisini. I carabinieri in forza al Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Brindisi li hanno denunciato dopo aver scoperto che, anziché preservare inalterate le due auto che erano state loro affidate in custodia a seguito di sequestro (niente Rca), ne avevano rivenduto alcune parti meccaniche e di carrozzeria.
«L’affidamento del veicolo oggetto di sequestro ai “proprietari–custodi” – fanno sapere dal Comando provinciale di Brindisi dell’Arma – è finalizzato a non gravarli delle ulteriori spese di custodia che l’affidamento a ditte specializzate comporterebbe. Di contro, il “proprietario–custode” è tenuto a conservare il mezzo nelle medesime condizioni riscontrate al momento del sequestro, e non a cannibalizzarlo alienando i pezzi migliori, depauperandolo così del suo valore. Infatti, la norma contestata ai soggetti denunciati è volta a tutelare il buon andamento della Pubblica Amministrazione, quale interesse pubblico al mantenimento delle condizioni di realizzazione delle finalità dei sequestri».