Svastiche sui manifesti di “Potere al popolo”: «Il 4 marzo risponderemo alle provocazioni con una matita»

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emanuele modugno
Emanuele Modugno, candidato al Parlamento per “Potere al popolo”

La scorsa notte, a Francavilla Fontana, qualcuno si è divertito a disegnare delle svastiche sui manifesti elettorali di “Potere al popolo” (formazione di estrema sinistra) regolarmente affissi sulle apposite plance in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo. L’ennesima testimonianza del clima pesante, a tratti infuocato e – ci sia consentito – forse anche un po’ anacronistico, della campagna elettorale in corso. Una campagna elettorale caratterizzata dal ritorno dello storico scontro tra “rossi” e “neri”, tra comunisti e neofascisti, neonazisti, neofascinazisti. Un clima di contrapposizione politico/ideologica nettissima che spesso sfocia nell’odio e nella violenza, sia sul piano simbolico (come in questo caso o come quando gli esponenti di CasaPound denunciarono come gli unici a essere sistematicamente strappati fossero i loro manifesti) sia sul piano fisico (si pensi agli scontri degli ultimi giorni tra manifestanti di ogni colore e tra manifestanti e forze dell’ordine). Dopo aver stigmatizzato l’accaduto, gli esponenti locali di “Potere al popolo” hanno voluto lanciare questo messaggio: «Non risponderemo alle provocazioni con gli stessi metodi di chi la notte disegna svastiche sui nostri manifesti ma, nel pieno rispetto delle regole democratiche, il 4 marzo risponderemo con la matita».

 

 

 

 

 

 

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