Si riceve e pubblica:
Campagna elettorale iniziata da poco più di due settimane, ma che si farà ricordare per il clima di odio politico ed ideologico messo in campo dai soliti campioni di livore e intolleranza, che stanno giorno per giorno esacerbando il dibattito. Lo abbiamo visto ieri, con la sinistra antagonista che ha messo a ferro e fuoco il centro di Napoli per cercare di impedire impedire un incontro elettorale organizzato da un movimento politico che regolarmente e legittimamente partecipa alla competizione elettorale, ovvero CasaPound Italia. Ma quello di ieri a Napoli è stato solo uno delle decine di episodi di violenza politica (ma sarebbe meglio definirla “criminale”) che in questi giorni ha visto protagoniste le frange dell’estrema sinistra, che pretendono, in virtù di non si sa quale titolo, di poter decidere quali forze politiche possano partecipare alle regolari elezioni e quali no.
Il tutto nel nome della democrazia, ma di fatto assolutamente in opposizione ad essa. Anche la sinistra parlamentare non si discosta da queste logiche, con i propri candidati che più volte hanno disertato confronti televisivi e non per via della presenza al tavolo di un rappresentante di CasaPound. Tutto ciò altro non fa se non alzare il clima di tensione, legittimando chi nelle piazze incita all’uccisione di fascisti, antimmigrazionisti e polizia, passando poi anche alle vie di fatto, come si è visto a Piacenza.
In questo contesto, anche Francavilla Fontana, pur nel suo piccolo, non è da meno, pur scadendo nel parodistico. In questi giorni infatti, i militanti del nucleo locale di CasaPound hanno regolarmente affisso i loro manifesti elettorali sugli spazi assegnati, cosa legittima e garantita dalle norme riguardanti la propaganda elettorale. Ebbene, qualche “buontempone”, sicuramente “parente stretto” di chi abbandona gli studi televisivi pur di non doversi confrontare con un fascista, sistematicamente si è preso la briga di rimuovere, in maniera anche alquanto penosa, i manifesti affissi, questo per ben due volte.
Ora, si capisce bene come gli orizzonti culturali e la capacità di confronto di taluni personaggi sia comparabile a quella di un talebano; sta di fatto che non sarà più tollerato un atteggiamento simile, totalmente antidemocratico e incivile. Qualora tali episodi dovessero ripetersi, CasaPound assicura che provvederà all’identificazione dei personaggi, la cui estrazione politica è ormai ben nota, e alla denuncia presso gli organi competenti, in accordo alle leggi dello Sstato e ai principi democratici.
Comunicato stampa Casapound Brindisi