I carabinieri dichiarano guerra al consumo personale di stupefacenti: più di mille persone segnalate al Prefetto

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I carabinieri dipendenti dal Comando provincia di Brindisi sono particolarmente impegnati in servizi specifici finalizzati a contrastare, oltre che lo spaccio, anche l’uso personale di sostanze stupefacenti, deleterie per il fisico e per la psiche degli assuntori.

Quando si parla di stupefacenti sequestrati e destinati al consumo personale, ci si riferisce a modiche quantità, nascoste nei posti più disparati sia sulla persona, sia nei luoghi, sia ancora nei veicoli. Gli esempi più comuni sono rappresentati da fodere dei giubbotti, interno delle scarpe, sottovasi di piante d’appartamento, e tanti altri piccoli nascondigli all’interno egli automezzi. Recenti ritrovamenti e sequestri hanno anche evidenziato la presenza di modiche quantità negli spazi condominiali, dove risulta difficoltoso attribuire la paternità delle sostanze: per esempio, nei vani contatore dell’energia elettrica, del gas oppure dell’acquedotto. Il fenomeno dell’assunzione è trasversale, coinvolge cioè più fasce di età e strati sociali, professionali e culturali: dallo studente all’operaio, all’artigiano, all’impiegato, al professionista.

Per quanto riguarda le tipologie di sostanze sequestrate dai carabinieri nell’ambito della provincia di Brindisi, la parte preponderante è rappresentata dalla marijuana, seguita dall’hashish e, a ruota, dalla cocaina, in ultimo dall’eroina. Pressoché marginale è stato il rinvenimento e sequestro di droghe sintetiche, pochi grammi di metanfetamina nel 2016.

Chi viene scoperto dalle forze dell’ordine in possesso di sostanze stupefacenti è segnalato al Prefetto territorialmente competente, che è quello di residenza della persona segnalata o quello del luogo dove l’interessato ha eletto il proprio domicilio. La detenzione di sostanza stupefacente per uso personale non è reato, tuttavia configura un illecito amministrativo e pertanto è sanzionato pecuniariamente in via amministrativa.

Le conseguenze giuridiche sono la sospensione da 1 a 12 mesi della patente di guida, della licenza di porto d’armi e del passaporto o, ancora, il divieto di conseguirli.

Nel caso in cui il fatto rilevato sia di lieve entità, e solo per la prima volta nel caso in cui una persona venga segnalata per possesso di derivati della cannabis (hashish o marijuana), il Prefetto può definire il procedimento con l’ammonimento che in sostanza è l’invito formale a non fare più uso di sostanze stupefacenti, avvertendola delle conseguenze a suo danno.

L’attività di contrasto al fenomeno nello specifico settore, dispiegata nell’ultimo biennio dall’Arma nella provincia di Brindisi, non ha subito flessioni, anzi, ha registrato un incremento nel numero dei soggetti segnalati quali assuntori: 438 nell’anno 2016, 527 nell’anno 2017 e con 44 nel solo mese di gennaio 2018.

Sicuramente con l’approssimarsi dei mesi primaverili e della stagione estiva, con l’avvento dei turisti, è verosimile che il numero dei soggetti segnalati tenderà ad aumentare.

 

 

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