Centinaia di ragazzi hanno preso d’assalto da ieri pomeriggio fino a tarda sera la villa comunale di Francavilla, dove è andato in scena il Mondiale Fiffa inda street, organizzato dal Consorzio Nuvola coinvolgendo sia giovani francavillesi sia ospiti dei centri d’accoglienza per stranieri dislocati in tutta la regione. Un’occasione per giocare a calcio (tre contro tre, sia in anfiteatro, sia nel campo di pattinaggio) ma soprattutto per socializzare e diffondere la cultura dell’accoglienza, della tolleranza e della fratellanza. Quale modo migliore per farlo se non attraverso il linguaggio universale dello sport, all’insegna del fair play? Così, si è assistito a sfide del tipo Francavilla – Gambia, Africa United – San Marzano, Oria – Egitto e così via. La manifestazione, patrocinata dal Comune, che ha concesso i giardini pubblici e un contributo per l’organizzazione, è molto riuscita, dato che fino a quasi mezzanotte il polmone verde della città è stato popolato di ragazzine e ragazzini che, oltre a disputarsi questo singolare Mondiale sul campo, hanno inscenato sulle gradinate dell’anfiteatro un torcida a sostegno dei propri beniamini degna dei Mondiali, quelli veri, che si stanno ancora disputando in Brasile. Le immagini e il video a corredo di questo articolo sono molto significativi in questo senso e dimostrano come iniziative di questo tipo possano da una parte, rompere la noiosa quotidianità dei piccoli centri di provincia fornendo ai ragazzi occasioni d’intrattenimento e svago, dall’altra per l’appunto facilitare il processo d’integrazione oggi necessario in una società che, anche a causa delle crisi del mondo e delle fughe da miseria e conflitti, sta diventando sempre più multietnica. Un plauso va quindi agli organizzatori, in particolare anche al Laboratorio urbano “In punta di piedi” di Francavilla, che anni addietro hanno ideato quel format ormai di successo denominato Fiffa inda street, un progetto che di anno in anno si fa sempre più grande e raccoglie ogni volta consensi crescenti.