Manca poco al 20 Maggio 2018, giorno in cui scatteranno le nuove misure per la revisione auto nel nostro Paese. Il nuovo regolamento è contenuto nel Decreto ministeriale 214 del 19 maggio 2017, redatto in applicazione della Direttiva europea 45 del 2014; le novità importanti riguardano l’introduzione di un nuovo Certificato di revisione e le conseguenze del mancato superamento della revisione stessa.
Il nuovo certificato di revisione permetterà di fare chiarezza sul reale stato dell’auto e impedirà (nelle intenzioni del legislatore) frodi e illeciti. Il nuovo documento conterrà infatti informazioni più precise e verificabili. Innanzitutto verranno riportati il luogo e la data della revisione, la targa di immatricolazione del mezzo e il numero di telaio: in questo modo non potranno esserci dubbi sulla revisione e sul mezzo su cui è stata eseguita.
Il dato più importante, però, riguarda il chilometraggio: a partire dal prossimo Maggio la lettura del contachilometri dovrà essere riportata sul Certificato di revisione, e trasmessa alla Motorizzazione che la renderà pubblica sul Portale dell’Automobilista. Questa nuova banca dati ufficiale e accessibile a tutti presenta duplici vantaggi: da un lato sarà molto più difficile approfittarsi del sistema e manomettere il contachilometri; dall’altro chi vuole comprare un’auto usata potrà controllare facilmente se il venditore è onesto riguardo al chilometraggio della vettura.
Cosa succederà se non si passa la revisione? Dipende dall’esito. Se il fallimento è causato da difetti minori, che non compromettono la sicurezza del veicolo, il proprietario potrà circolare per altri 30 giorni prima di effettuare la nuova revisione per verificare le nuove modifiche apportate. Anche in questo caso, nessuno spazio agli imbrogli: verrà applicata una fustella sulla carta di circolazione che indicherà la necessità di effettuare una nuova revisione entro un mese. Se invece l’esito negativo dipende da problemi che compromettono la sicurezza del veicolo per il conducente o per i passeggeri, allora l’auto verrà sospesa e potrà circolare per altre 24 ore al solo scopo di raggiungere l’officina dove verranno apportate le modifiche necessarie.
Una buona notizia c’è e riguarda le tariffe: il nuovo decreto non ha aumentato il costo per effettuare la revisione. Nelle sedi della Motorizzazione il prezzo è fissato a 45 euro; i centri privati convenzionati richiedono invece un pagamento di 66,88 euro. Il nuovo decreto sembra un passo avanti verso una maggiore chiarezza sullo stato dei veicoli che circolano sulle nostre strade. In questo modo si tutelano gli automobilisti, ma anche tutti coloro che viaggiano sulle nostre strade, pedoni compresi. Un’ulteriore tutela viene estesa anche ai compratori di auto usate, che potranno godere di informazioni affidabili ed aggiornate riguardo ai veicoli usati. Resta solo da aspettare e vedere se, come spesso accade, una volta scritta la legge i soliti furbetti troveranno il modo di aggirarla: l’appuntamento è rimandato a maggio.