Dopo l’uscita di una prima graduatoria sulle “Community Library”, a Oria si è tornati a parlare di biblioteca comunale. Sul finire dello scorso anno, furono sgomberati – tra le polemiche politiche – i locali pubblici di Parco Montalbano che fino ad allora ospitavano l’Oratorio Sing. L’Amministrazione Ferretti, ancora in carica, aveva scelto proprio quell’immobile per destinarvi la biblioteca civica “De Pace – Lombardi”, tuttora collocata negli scantinati del municipio, e per farne un contenitore culturale a 360 gradi. Una decisione che per alcuni altro non era che un modo per “punire” una parte degli avversari politici, mentre per Ferretti e i suoi soltanto una scelta politica per meglio valorizzare il patrimonio librario comunale.
Così, dopo la riqualificazione del Parco e l’avvenuta conoscenza di un possibile finanziamento da 900mila euro per il recupero del fondo storico (cosiddette Cinquecentine), furono stanziati in bilancio 50mila euro per il semplice spostamento e una prima sistemazione decorosa, mentre successivamente si decise di partecipare ad alcuni bandi ad hoc come, appunto, quello sulle “Community Library”.
L’ex Amministrazione, a proposito di “Community Library”, aveva anche costituito un pool di esperti dopo aver chiesto una collaborazione, a titolo gratuito, a Francesco Fistetti (docente universitario), Rita Caforio (responsabile della biblioteca comunale di Latiano), Lorenzo Caiolo (docente di scuola superiore, ex sindaco di San Vito dei Normanni e cultore delle politiche per l’infanzia e l’adolescenza) e Titti Filotico (insegnante in pensione).
Sarebbe spettato loro integrare, con contributi qualificati, il progetto per la partecipazione al bando “Community Library” e, infatti, si erano già messi al lavoro. Soltanto che, nel frattempo, l’Amministrazione Ferretti è decaduta e, dunque, è spettato alla gestione commissariale, guidata da Pasqua Erminia Cicoria, il disbrigo delle pratiche relative alla “Community Library”.
Uno degli ultimi atti della Giunta Ferretti è stato quello d’indirizzo ai settori competenti per partecipare al bando, ma il progetto definitivo (non esecutivo, in quanto prudenzialmente non ancora corredato dai costosi pareri istituzionali prescritti) presentato in Regione non ha compreso le schede compilate dal pool di esperti e si è classificato al 127° posto (su 169 enti partecipanti).
Un posizionamento non eccellente ma comunque ammissibile a finanziamento, questo, che ha fatto gridare allo scandalo l’Oratorio Sing, il cui direttivo ha parlato apertamente di fallimento e rispolverato la tesi degli intenti “punitivi” dell’ex Amministrazione nei confronti dell’associazione (uno dei fondatori del Sing e i suoi familiari, alle scorse amministrative, erano su posizioni diametralmente opposte rispetto a quelle di Ferretti & Co.).
Una tesi, però, che è stata nuovamente respinta al mittente. Sebbene non vi siano state e probabilmente, per il momento, non vi saranno, esternazioni ufficiali – eccetto che quelle sui social network – né da parte dell’ex primo cittadino né da parte di altri ex amministratori, si sa che l’impostazione è la medesima di un anno fa: nessuna punizione né vendetta, solo l’intenzione di conferire una collocazione più dignitosa alla biblioteca comunale.
Prim’ancora che fossero postati in bilancio quei 50mila euro (lavori già appaltati e prossimi alla cantierizzazione), il Comune aveva ottenuto un finanziamento di circa 900mila euro (non ancora disponibile), nell’ambito del cosiddetto “Patto per il Sud”, finalizzato al restauro e alla valorizzazione dei libri più antichi e pregiati da collocare proprio nei “nuovi” locali di Parco Montalbano.
Se, come sembra, il progetto relativo alla “Community Library” sarà effettivamente finanziato (ancora da definire l’importo) quei soldi potrebbero sommarsi ai 50mila euro già stanziati dall’ente e ai 900mila euro rivenienti dal “Patto per il Sud”.
Di fronte agli attacchi subiti in questi ultimi giorni, insomma, pur in assenza di dichiarazioni ufficiali che probabilmente giungeranno con la campagna elettorale, dovrebbe essere questa la posizione dell’ex Amministrazione, i cui maggiori rappresentanti si augurano di completare l’opera dopo le amministrative 2018.
e.z.