Bax: piccolo studio di architettura tra i migliori al mondo; progetto sulla biblioteca tra i peggiori in Puglia…

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di Girolamo Bax

Biblioteca comunale di Oria: l’epilogo

Oria in questi giorni festeggia due classifiche: un progetto di un piccolo studio associato di architetti e ingegneri è stato inserito nella lista dei migliori 20 progetti di architettura al mondo del 2017. Sì, ho scritto “mondo”. Con “Casa Pinto”, lo studio associato Carbone-Cappeli-Erario si è ritrovato nell’Olimpo dell’architettura mondiale, fianco a fianco con le “archistar” del pianeta, tra le quali Renzo Piano.

Al contrario, il Comune di Oria, risulta essere nella graduatoria del bando SMARTin Puglia Community Library – leggasi biblioteca comunale –, al 127° posto su 135 partecipanti. Praticamente ultimi.

Per l’amministrazione Ferretti-Caniglia il bando in questione sarebbe dovuto essere una questione di vita o di morte. Il fiore all’occhiello di tutti i bandi. Per loro fortuna, la loro morte amministrativa è giunta prima.

Era un comunicato autorevole quello dell’allora Sindaco Ferretti. Ad Oria sarebbero giunti 900 mila euro grazie ai quali si sarebbe avuto il  “trasferimento della biblioteca comunale nei nuovi locali di Parco Montalbano” entro “presumibilmente l’autunno” del 2017; sempre a Montalbano ci sarebbero stati “i laboratori musicali e artigianali, o meglio ancora i laboratori di lettura e i servizi di doposcuola”, consentendo così ai locali di Montalbano di esplicare “la propria vocazione espositiva e culturale”.

Una specie di supercazzola che ometteva di dire che per perseguire un’utopia, ossia per fare un dispetto ad un avversario politico, ossia per sodomizzare politicamente Robertone, il sindaco Ferretti dimenticava di comportarsi con la diligenza delpadre di famiglia e di trovare una soluzione per uno spazio alternativo dove alloggiare quei 300 ragazzi che nei locali di Montalbano si riunivano, pregavano, giocavano a nascondino e a calciobalilla anziché farsi le canne e frequentare le sale scommesse e le slot machine.

Purtroppo, Oria e la sua biblioteca non sono arrivati tra i primi 20 nel mondo, come avvenuto per il giovane studio Insite, capeggiato dall’architetto Carbone, ma tra gli ultimi della Puglia. Quel genio di Ferretti e la sua ombra, nel mondo della digitalizzazione e del cloud, avevano pensato di trasferire a Montalbano polverosi e pesanti libri, non capendo, come successo per Latiano e Francavilla, che riceveranno invece circa un milione di euro ciascuno, che le biblioteche non sono più un magazzino di libri vecchi.

Diciamocela tutta, anche se ce l’eravamo già detta: il sindaco Ferretti e la sua ombra, un po’ accecati da altri fini, non si erano accorti che il mondo era cambiato e che la loro idea di biblioteca apparteneva alla notte dei tempi. Se ne è accorta però la commissione del bando regionale che al sindaco Ferretti ha dato un sonoro ceffone: 127° su 135 comuni partecipanti.

Cari Mimino ed Etto (mi spiace ricorrere ad altro vezzeggiativo per il nostro sindaco ombra, ma una delle sorelle di Etto in un post su FB ha precisato che Glaughetto è un vezzeggiativo utilizzabile solo nell’ambito della ristretta cerchia familiare) consentitemi di dirvi che siete stati degli sprovveduti e che avete arrecato danno a voi stessi e agli altri.

A voi perché avete fatto una magra figura, avete dimostrato di essere degli incapaci, i vostri proclami sono rimasti lettera morta, i 900 mila euro non sono arrivati, i locali di Moltalbano come tutti i locali vecchi e chiusi stanno diventando un luogo insano ed insalubre dove le erbacce e l’umido regnano sovrani.

Avete arrecato danno agli altri perché la biblioteca comunale continuerà a rimanere negli angusti locali del seminterrato del comune; i 300 ragazzi sono costretti a fare una cura rimpicciolente perché i nuovi locali della loro sede in piazza Lorch sono un po’ piccolini per poterli accogliere tutti e 300. Si aggiunga poi che la mole di Robertone toglie spazio utile a 5-6 ragazzi. Ma soprattutto tu, Mimino, che nel tuo ultimo comizio elettorale del 2015 avevi annunciato guerra alle barriere architettoniche e allestimenti di percorsi dedicati ai disabili in carrozzella, tu, Mimino, forse non ti sei accorto che a Oria oggi esiste la scala della vergogna, 20 gradini irti, angusti e scomodi sui quali i disabili dell’Oratorio Sing si dovrebbero arrampicare per giungere al primo piano della loro nuova sede.

Etto (Glauchetto per i familiari) e Mimino, che dire? Vergogna?

P.S.: cosa c’entra il parallelismo con l’architetto Carbone? C’entra, eccome. La prossima volta consultatevi con quelli bravi per elaborare un progetto.

P.P.S.: l’appello a dissidenti e opposizioni nell’ultimo Consiglio comunale affinché l’amministrazione Ferretti non cadesse in virtù di numerosi finanziamenti che sarebbero altrimenti andati persi… Spiegatemi un po’, che io sono un po’ tonto, ma nella perdita dei finanziamenti erano stati ricompresi anche i finanziamenti ai cui bandi si era già partecipato?

 

 

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