Se il Partito democratico di Francavilla Fontana ha già indicato il suo “nuovo” candidato sindaco – riconferma e fiducia per Maurizio Bruno, in attesa dei possibili alleati che per ora nicchiano – sinistra e centrodestra (unito o diviso?) certamente hanno cominciato a muoversi, ma non hanno ancora le idee chiarissime. In campo ci sono diverse ipotesi, questo sì.
I duri e puri della sinistra – scaricata da Bruno e che ha scaricato Bruno dopo il trionfo del 2014 – potrebbero convergere su di una figura storica per sottolineare la loro coerenza ideologica e, allo stesso tempo, la distanza di Rifondazione comunista e Sinistra italiana da un Pd che disprezzano politicamente tanto sul piano nazionale quanto su quello locale. Non si esclude, però, che alla fine puntino su di una personalità della cosiddetta società civile, sempre a patto che sia prossima alle loro posizioni. Non circolano, comunque, al momento particolari nomi di papabili: arriveranno con l’anno nuovo.
Si discute, eccome, da tempo, invece, nel centrodestra. Il primo nodo da sciogliere sarà quello dell’unità: riusciranno tutte le forze politiche a ritrovare la comunità d’intenti e a trovarsi d’accordo su di un solo nominativo e su di un unico progetto per scongiurare il rischio di un 2014-bis? Non sarà facile, ma ci stanno lavorando. Sia Forza Italia che i moderati di Noi centro sono, in questo senso, particolarmente attivi, anche se ai potenziali alleati non piace più di tanto la loro tendenza a suggerire – magari anche velatamente – sin d’ora dei candidati sindaco ideali.
Da qualche giorno a questa parte, per esempio, negli ambienti forzisti circola con sempre maggiore insistenza l’idea di Sara Milone quale sfidante di Bruno. Milone, 35 anni, dipendente di una nota agenzia di assicurazioni, ha già di recente ricoperto la carica di consigliere comunale, vice capogruppo di Fi, dopo le dimissioni di Antonio Sgura. I suoi principali sponsor sarebbero – a quanto pare – i vertici provinciale e regionale del partito, che per il momento non confermano e non smentiscono.
Lo Strillone ha contattato l’ex capogruppo degli azzurri in Consiglio comunale, Mimmo Bungaro, per chiedere se effettivamente l’ipotesi Milone sia sul piatto. Bungaro ha risposto così: «Le ipotesi in campo sono tante, anche perché sono, siamo in molti ad avere legittime aspirazioni in questo senso, ma per il momento posso assicurare che all’interno del partito non si è parlato di nomi. Io credo che in questa fase – spiega – sia anche rischioso azzardarci a proporre o a far circolare i nomi di nostri possibili candidati senza prima averne parlato al nostro interno e, soprattutto, senza aver prima coinvolto le altre forze politiche con le quali, come noto, vogliamo e dobbiamo dialogare». Insomma, neppure Bungaro conferma o smentisce, ma indica una strada: quella del dialogo e della condivisione.
Sarebbero due, ancora segrete, le persone alle quali avrebbe invece già pensato Noi centro.
Insomma, al di là delle indiscrezioni e della fantapolitica, l’impressione è che i veri e propri toto-nomi e toto-alleanze cominceranno dopo l’Epifania, festività la quale, per una volta, sostituirà come giro di boa la festa patronale della Madonna della Fontana. Solo dopo le feste potranno prendere forma e corpo gli scenari davanti ai quali, nella primavera 2018, si troveranno gli elettori per scegliere la futura Amministrazione della Città degli Imperiali. Una sola cosa sembra certa: nulla sarà come quattro anni prima.