Due nuovi tentativi di truffa ai danni di altrettante persone anziane. Stavolta nel mirino è finita una coppia di donne francavillesi, di 88 e 76 anni, che però si sono sapute difendere. Nel primo caso, l’anziana è stata contattata sul suo numero telefonico fisso da un soggetto che si è qualificato come carabiniere e le ha detto che il figlio era rimasto coinvolto in un incidente stradale. L’anziana ha risposto che avrebbe informato dei fatto un altro suo figlio e quell’altro ha chiuso la conversazione. Dopo, ecco un’altra telefonata da parte di un sedicente maresciallo, ma anche per lui niente da fare: l’anziana ha risposto esattamente come prima.
Simile anche il secondo caso. La 76enne ha parlato al telefono con un “assicuratore” che l’ha informata del coinvolgimento di suo figlio in un sinistro con l’auto. La pensionata gli ha detto di non occuparsi e di non interessarsi dei suoi congiunto, così il truffatore ha chiuso il telefono. Successivamente, ha chiamato nientemeno che il “maresciallo di Brindisi” in persona, ma anche per lui non c’è stato nulla da fare.
Suggerimenti e consigli da parte dei carabinieri per casi come questi:
Continuano ad essere segnalati episodi di truffe ad anziani commesse da finti appartenenti a Forze di Polizia o Enti Pubblici.
i Carabinieri invitano, pertanto, a porre la massima attenzione per non rimanere vittima di tali odiosi episodi. I modi per raggirare le vittime sono vari, ma tutti mirano ad ottenere somme di denaro in contanti o altri oggetti di valore.
Nella maggior parte dei casi le truffe sono realizzate tramite telefonate con le quali le vittime vengono raggirate da persone che si qualificano come avvocati otutori dell’ordine, rappresentando situazioni spiacevoli (per lo più incidenti stradali), nelle quali sarebbero coinvolti i figli o altri stretti congiunti delle vittime stesse. dopo la conversazione telefonica, nel corso della quale viene comunicato alle vittime l’impellente necessità di pagare una somma di denaro (più o meno 5 mila euro) per evitare la carcerazione del proprio caro, si presenta un’altra persona a casa dell’anziano con il compito di ritirare il denaro o altri oggetti di valore.
È importante, per non cadere nella rete dei tanti truffatori che continuano a prendere di mira le fasce più deboli della popolazione, prestare sempre la massima attenzione e seguire questi semplici consigli:
– interrompere immediatamente comunicazioni telefoniche sospette del tipo di quelle sopra descritte e richiedere subito l’intervento dei Carabinieri;
– non aprire la porta a sconosciuti e, comunque, nei casi dubbi richiedere l’intervento di una pattuglia;
– non consegnare mai somme di denaro: nessun ente pubblico o privato invia proprio personale a domicilio per ritirare contanti per il pagamento di “fatture”;
– non fare mai riferimento al possesso di libretti postali, conti correnti, etc..
Oltre al 112, numero di emergenza unico, è possibile contattare la Stazione Carabinieri del posto di residenza.