Dopo gli arresti dello scorso 4 luglio, sono state chiuse le indagini a carico – tra gli altri – del sindaco di Erchie Giuseppe Margheriti e del suo ex vice Domenico Margheriti, tutti e due accusati di corruzione. Il sindaco, assistito dall’avvocato Raffaele Missere, è tornato libero nelle scorse settimane per decorrenza dei termini della custodia cautelare; l’altro, assistito dall’avvocato Michele Iaia, era stato rimesso in libertà dopo le dimissioni da consigliere comunale. Sono indagati insieme con altre 74 persone, sei del Brindisino e la restante parte del Tarantino.
I due Margheriti finirono al centro dell’inchiesta nella titolarità della Direzione distrettuale antimafia, che era concentrata su altri fatti e altri soggetti, quasi per caso. Stando ad alcune intercettazioni ascoltate dagli investigatori – coordinati dal sostituto procuratore Alessio Coccioli – tra il 2012 e il 2014 i due avrebbero intascato, dalla società che si era aggiudicata l’appalto, una tangente da 80mila euro, su una cifra pattuita di 110mila, nell’ambito del procedimento amministrativo per il completamento delle infrastrutture primarie della Zona Pip ercolana (totale, poco più di un milione di euro).
Il primo cittadino è inoltre accusato di aver compiuto atti contrari ai doveri di ufficio in riferimento alla realizzazione di un parco eolico in contrada Tre Torri: secondo il pm, G. Margheriti avrebbe effettuato continui controlli nel cantiere del parco e “fatto in modo di far pervenire alla Regione Puglia una segnalazione” circa presunte difformità (risultate inesistenti) nell’interramento del cavidotto rispetto al progetto originario. Il tutto – è la tesi della pubblica accusa – per via dell’accordo e per favorire un determinato imprenditore.
Si contesta inoltre al Margheriti sindaco il blocco parziale del cantiere, con ordinanza contigibile e urgente, dopo aver stretto un presunto patto con i titolari di un’impresa (la stessa delle infrastrutture in Zona Pip) che avrebbero dovuto corrispondergli il 10-12 per cento sull’importo totale del subappalto ottenuto da parte dell’impresa realizzatrice dello stesso parco eolico. Se il subappalto per la movimentazione terra non fosse stato conferito all’impresa di suo riferimento, l’ostruzionismo di Margheriti – sostiene sempre il sostituto procuratore – avrebbe potuto far perdere all’impresa realizzatrice del parco eolico gli incentivi della Regione per le energie rinnovabili e l’autorizzazione stessa per la sua realizzazione. Il periodo di riferimento delle contestazioni è luglio-ottobre 2012.
Sia Giuseppe che Domenico Margheriti si sono sin dal principio dichiarati estranei ai fatti loro addebitati e, per il tramite dei loro difensori, sono pronti a dimostrare la propria innocenza in un eventuale futuro processo che dovesse interessarli nella qualità di imputati.
Qui di seguito i nomi delle persone indagate:
Gli avvisi di conclusione indagine sono stati notificati a: Buccoliero, di Sava, 48 anni; Antonio Campeggio, di Manduria, 47; Francesco D’amore, 58 anni, di San Giorgio; Luciano Carpentiere, di Brindisi, 51 anni; Davide Biasi, di Taranto, 39 anni; Agostino De Pasquale, 49 anni, di Manduria; Daniele Lorusso, di Taranto, 38 anni; Gianpiero Mazza, di Manduria, 36 anni; Vito Mazza, di Manduria, 46 anni; Cosimo Merolla, di Francavilla Fontana, 48 anni; Fabrizio Monte, di Latiano, 48 anni; Cataldo Panariti, di Manduria, 38 anni; Cosimo Damiano Pichierri, di Sava, 53 anni; Massimiliano Rossano, di Bologna, 46 anni; Oronzo Soloperto, di Manduria, 36 anni; Leonardo Trombacca, di Manduria, 37 anni; Antonio Minò di Manduria, 57 anni; Pasquale Pedone, di Manduria, 63 anni; Massimiliano Pedone, di Manduria, 38 anni; Riccardo De Santis, di Taranto, 49 anni; Nicola Dimonopoli, di Manduria, 52 anni; Domenico Margheriti, di Erchie, 58 anni; Giuseppe Antonio Salvatore Margheriti, di Erchie, 46 anni; Gianluca Mazza, di Manduria, 23 anni; Giorgio Pitardi, di Melendugno, 62 anni; Ferdinando Portogallo, di Manduria, 35 anni; Antonio Scorrano di Manduria, 34 anni; Vincenzo Simeone, di Foggia, 49 anni; Arnaldo Marinelli, di Manduria, 56 anni; Vincenzo Magliulo, di Napoli, 59 anni; Simona De Santis, di Sava, 44 anni; Damiano Locritani, di Manduria, 32 anni; Costanza Manelli, di Francavilla Fontana, 30 anni; Guido Zancanaro, di Treviso, 61 anni; Erminio Vitillo, 62 anni; Francesco Spina, di Oria, 75 anni; Emilio Tosato, friulano, 59 anni; Cosimo Storino di Sava, 44 anni; Luigi Miccoli, di Grottaglie, 71 anni; Luigi Morgante, di Manduria 45 anni; Giovanni My, di Manduria, 33 anni; Vito Luigi Blasi, di Manduria, 56 anni; Cosimo Abete di Manduria, 58 anni; Maria Ancora, di Taranto, 50 anni; Antonio Bonetti 46 anni, Teodosio Leo 30 anni e Giuseppe Borgia 43 anni tutti e tre nati in Germania; Pierpaolo Borgia 30, nativo di Poggiardo.