Si riceve e pubblica:
Noi della Voce di Francavilla Fontana apparteniamo a quella nutrita schiera di cittadini che sono ben contenti di ascoltare che vi sono stati dei tagli nelle spese della pubblica amministrazione. Chiaramente a parità di qualità e quantità del servizio offerto.
Siamo contenti perché sappiamo che riducendo la spesa pubblica si possono operare quelle riduzioni della pressione fiscale che attanaglia e angoscia tanti di noi cittadini.
È il caso del taglio delle spese che ieri il Primo cittadino ha annunciato di aver approvato in Giunta comunale. Secondo quanto da lui anticipato ci sarà una riduzione, rispetto al 2017, dei costi relativi alla gestione dei rifiuti urbani.
Una riduzione complessiva di circa 1,6 Milioni di euro. Questa riduzione dei costi è di circa il 18% rispetto al 2017. Tale riduzione si dovrebbe ripercuotere sulle Tariffe TaRi 2018 nell’ordine medio del 13% (da calcoli dei nostri esperti) di riduzione delle tariffe TaRi.
Tariffe che erano le più alte dell’intera provincia di Brindisi. Tariffe peraltro aumentate mediamente negli ultimi 3 anni (dal 2014) di ben il 46%.
Certo, saremmo (il condizionale è d’obbligo) di fronte ad una riduzione, ma sarebbe in realtà solo una modesta compensazione rispetto all’incontrollato aumento della tassa sui rifiuti perpetrata nella gestione dell’attuale Amministrazione. Amministrazione che da quanto reso noto, dovrebbe essere sfiduciata tra pochi giorni dalla maggioranza dei consiglieri comunali come prevede la legge.
Dando, quindi, per certa la fine di questa Amministrazione, con la riduzione operata ieri il consuntivo finale della stessa Amministrazione prevede comunque un‘aumento medio delle tassa sui rifiuti del 33%. Insomma, non riteniamo che sia una cosa di cui essere contenti.
Noi della Voce siamo anche Cittadini diffidenti, poiché siamo persone abituate a conquistarsi ciò che hanno (poco o molto che sia) con il frutto del proprio lavoro e del proprio ingegno. Per cui diffidiamo di “regali” prenatalizi. Riteniamo che possano nascondere solo il “pacco”.
L’8 giugno di quest’anno noi eravamo nell’atrio del Castello “incavolati” per gli aumenti spropositati che erano stati recapitati a tutti i francavillesi. In quella sede l’attuale Amministrazione ci spiegò che gli aumenti erano dovuti alle poderose spese che l’Amministrazione doveva affrontare per gestione del servizio dei rifiuti. Si fece riferimento addirittura ad un contratto “capestro” firmato da qualche vecchia Amministrazione.
Si disse, anche, che c’erano tanti evasori, che in tanti praticavano l’incivile quanto pericoloso abbandono dei rifiuti, che i cittadini praticavano poco la differenziata, ecc. Tutte ragioni per cui le spese erano salite alle stelle per determinare tariffe da capogiro.
La domanda sorge spontanea: com’è stato possibile in soli 3 mesi abbattere cosi tanto (ben 1,6 milioni di euro) le spese? Anche perché delle due l’una: o questa riduzione (calcolata sul piano finanziario previsionale) potrebbe essere annullata in fase di consuntivo tenendo conto delle reali spese effettuate, oppure lo scorso anno abbiamo pagato di più lo stesso servizio.
Il direttivo de “La Voce di Francavilla”