I consiglieri comunali Euprepio Curto (Progetto per l’Italia) e Domenico Attanasi (Idea per Francavilla) nel giro di 24 ore, in rapida successione, hanno deciso di chiudere la linea di credito, condizionata e a tempo determinato, che gli avevano concesso quattro mesi fa. Il sindaco Maurizio Bruno non ha nuovamente più, quindi, sempre in linea teorica, perché a Francavilla Fontana non si può mai sapere, la maggioranza in Consiglio. Intanto, però, sembra che – a causa di impegni professionali improrogabili – due consiglieri della minoranza (Dario Mancino e Angelo di Noi, di fatto indipendenti ma in quota Noi centro), il 27 ottobre, non potranno prender parte alla prossima seduta delle assise, che verterà anche su tematiche di bilancio (sulle quali, come noto, l’Amministrazione può decadere in anticipo). Il riassunto di questi dati di fatto è il seguente: Bruno e i suoi rischiano di andarsene a casa in anticipo, ma probabilmente tireranno avanti ancora per un po’.
Qui di seguito, in ordine cronologico, i tre comunicati che sanciscono la “nuova” situazione e dai quali ciascun lettore potrà fare le sue analisi e trarre le sue conseguenze:
Curto (capogruppo e coordinatore di Progetto per l’Italia): «Quando, sia pure a tempo determinato, accordai la non sfiducia all’Amministrazione Bruno fui mosso da due specifiche ragioni, di cui una di natura squisitamente politica: in estrema sintesi, non intendevo far sciogliere il Consiglio comunale di Francavilla Fontana senza che non fosse stata fatta definitiva e preventiva chiarezza nel centrodestra locale.
Aggiunsi pure che una occasione effettivamente storica come quella occorsa al Pd – ovvero il poter contare, sia pure per un breve periodo, sulla non belligeranza di colui che per decenni era stato non tanto “un” avversario, ma “l’avversario” della sinistra francavillese – doveva essere colta ponendo al primo posto un effettivo salto di qualità della complessiva azione politica e amministrativa.
Pertanto, avevo evidenziato l’esigenza di cogliere, quanto più tempestivamente possibile, alcuni segnali capaci di rassicurarmi sul fatto che il messaggio politico fosse stato recepito.
Avevo confermato, come tutt’ora confermo, le critiche e l’indisponibilità a far passare come normali alcune forzature amministrative al di sotto di ogni sospetto, quali la questione Pubblica Illuminazione, il Bando Tributi, la vicenda Cimitero, il ritardo nella predisposizione del nuovo Bando sulla raccolta rifiuti, il ritardo nella definizione del Pug, le problematiche legate all’Ufficio Tecnico, l’assoluta refrattarietà alla rotazione degli incarichi. Insomma, una serie di questioni dalle quali, ove affrontate in assoluta controtendenza rispetto al recente passato, avrei potuto cogliere motivi validi per giustificare il perché, dopo essere stato oggetto di metodico killeraggio politico per più di vent’anni da parte della sinistra, il sen. Curto da un giorno all’altro aveva mutato orientamento e opinione.
Una Politica del no? Tutt’altro! Sono stato destinatario del silenzio più assoluto quando ho chiesto la convocazione di un Consiglio comunale monotematico sul problema Ilva; idem, al di là di superficiali e poco concrete disponibilità di facciata, sul tema del rilancio di Bax e Capece; silenzio sulla questione R4, nonostante il dramma vissuto ormai da molti anni dagli abitanti di via Licinio Refice; indifferenza sul problema degli ex lavoratori Cerin, su cui si chiedeva almeno un segnale. Fino a giungere, addirittura, alla indisponibilità da parte di un Presidente di Commissione a portare in discussione la mia proposta di regolamentazione dei rapporti tra il Comune e i cosiddetti “portatori d’interessi”.
Non credo vi sia bisogno di aggiungere altro, né intendo fare polemiche. Ma per quanto mi riguarda il tempo determinato è scaduto.
Continuerò a svolgere seriamente il mio ruolo di opposizione, sicuramente molto più gratificante di sostenitore, sia pure disinteressato, di questa maggioranza».
Attanasi (capogruppo Idea per Francavilla): «Alla luce dei recenti avvenimenti politici ritengo che si debba serenamente prendere atto che l’attuale amministrazione non è più retta da una maggioranza, neppure precaria, a tempo o condizionata. A questo punto, esaurita in questi tre anni ogni possibile opzione di allargamento, la parola va restituita al corpo elettorale. Per quanto mi riguarda, non posso che confermare le valutazioni più volte espresse a sostegno della mia “apertura di credito”, ma devo nello stesso tempo considerare che le condizioni minime per condurre in porto gli obiettivi indicati sono venute meno. Intestardirsi non servirebbe a nulla. Formulo alla mia Città i più fervidi auguri di un futuro radioso, nella consapevolezza che insieme alle numerose e gravi criticità la stessa può esprimere un potenziale davvero notevole, se affidata ad una classe dirigente responsabile, coesa e capace. Avv. Domenico Attanasi – Capogruppo di “IDEA per Francavilla”»
Mancino e di Noi (consiglieri comunali indipendenti di Noi Centro): «I consiglieri comunali Dario Mancino e Angelo Di Noi del Movimento Noi Centro esprimono rincrescimento e perplessità per le modalità di convocazione delle sedute del Consiglio comunale.
E’ vero che il regolamento prevede la notifica almeno nei tre giorni precedenti l’adunanza ma è pur vero che, trattandosi di argomenti di bilancio, il tempo non è sufficiente per l’approfondimento delle tematiche.
Se è previsto il termine di tre giorni prima non significa, però, che non si possa concedere un periodo di tempo oggettivamente più congruo ed utile, dalla convocazione, che permetta ai consiglieri uno studio adeguato della documentazione oggetto di discussione in Consiglio.
Ma anche come forma di rispetto istituzionale capace di garantire gli impegni personali di ogni componente del consiglio, e dare modo di poter conciliare in tempi utili tutti gli eventuali impegni precedentemente assunti.
Infatti, i consiglieri sottoscrittori, saranno impediti a partecipare alla seduta di venerdì 27 ottobre proprio per inderogabili impegni già assunti.
Non è possibile che tutte le convocazioni siano effettuate al limite massimo del termine previsto.
Si chiede di voler, in avvenire, adottare procedure meno frettolose per il migliore funzionamento e la più larga partecipazione, puntualizzando per l’ennesima volta che i due consiglieri non sono informati riguardo alle date di svolgimento della conferenza dei capigruppo.
Pertanto, si annuncia sin da ora l’assenza dei due consiglieri del Movimento Noi Centro nella seduta del 27 ottobre sottolineando la mancanza di “garbo istituzionale” del presidente del consiglio comunale».
Bruno (sindaco di Francavilla Fontana): «Apprendo ora, da un suo post su Facebook, che il consigliere Domenico Attanasi, seguendo quanto fatto dal consigliere Curto 24 ore prima, ha deciso di chiudere l’apertura di credito data alla mia Amministrazione appena 3 mesi fa.
I motivi di questa decisione (quelli reali dico, non quelli evidentemente pretestuosi del comunicato) sinceramente, non li conosco. Forse verranno fuori nei prossimi mesi, non lo so. Ma questa volta credo non mi si possa rimproverare davvero di nulla.
Quando Curto e Attanasi hanno optato per quell’apertura di credito – per la quale, nonostante tutto, li ringrazio – posero 4 condizioni. Soprattutto Attanasi.
Le 4 condizioni erano: stadio, finanziamenti europei, Pug entro 6 mesi, Tari.
– Il progetto dello stadio, come noto a tutti, è stato bello e consegnato. E di questo lo stesso Attanasi ne ha dato atto pubblicamente (vedasi suo post di alcune settimane fa), dicendo che una delle 4 condizioni è stata soddisfatta.
– Finanziamenti europei: in appena 3 mesi, grazie anche all’assessore Nicola Lonoce entrato in giunta all’indomani della loro apertura di credito, abbiamo candidato Francavilla a progetti finanziati con fondi europei e regionali per oltre 9 milioni di euro. Un’opera colossale che non ha eguali e che abbiamo realizzato lavorando davvero giorno e notte, e portato tutto a termine in tempi da record.
– Pug entro 6 mesi: ne sono trascorsi poco più di 3 di mesi, ed è tutto in mano alla commissione consigliare, visto che la giunta ha già fatto il suo. Quindi non mi pare che questa condizione, al pari delle altre, sia stata disattesa.
– TARI: Ho pubblicamente dichiarato che la Tari sarà “significativamente abbattuta”. E se ho preso questo impegno pubblicamente, e se ho usato quelle parole, è perché così sarà. Ma di certo non posso viaggiare nel futuro, andare nella prossima primavera, prendere tariffe e piano finanziario e tornare indietro per dimostrarlo.
Insomma, se la politica è una cosa seria, se le “condizioni” poste erano una cosa seria, e ogni tanto in politica ci si può guardare in faccia da galantuomini e comportarsi come tali, io posso dire a testa alta di aver fatto la mia parte. Le 4 condizioni sono state tutte rispettate (o almeno nel caso Pug e Tari non di certo disattese, visto che non ce ne viene data la possibilità). E non “entro i 6 mesi”, ma ad appena 3 mesi da quando sono state poste.
E sia chiara una cosa: quelle 4 condizioni non sono state soddisfatte perché Attanasi o Curto le hanno chieste. Oggi avremmo fatto le stessissime cose con loro o con qualcun altro. Anche se non fossero state poste come condizioni. Le ho fatte perché le dovevo alla città, a Francavilla. Le ho fatto perché andavano e vanno fatte. Le ho fatte come ne ho fatte altre decine in questi mesi. Solo che a loro bastava che tra queste decine ci fossero quelle 4. Ma evidentemente, e mi dispiace doverlo constatare, erano condizioni di facciata.
Comunque sia, vada come vada, aspetterò che il Consiglio faccia il suo corso.
Io continuerò a lavorare come ho fatto in questi 3 anni.
Mi dispiacerà, lo ammetto, vedermi negati gli altri 2 anni, quelli della raccolta dei frutti di tanto lavoro: l’apertura del museo, i lavori allo stadio, l’inaugurazione del Palazzetto, le nuove strade, la rotatoria di via Grottaglie, la nuova illuminazione pubblica, ecc. Quando nei prossimi mesi tutto questo vedrà la luce, qualcuno vi racconterà che è tutta magia, che spunta tutto per caso e non perché per anni qualcuno si è fatto il mazzo per cambiare Francavilla, combattendo per cercare i soldi, per fare i progetti, per superare gli ostacoli della burocrazia, per rispettare tempi e criteri della legge.
Ma sono certo che i cittadini onesti di Francavilla sapranno riconoscere a Bruno quel che è di Bruno, e il nulla a chi non ha mai fatto nulla e davanti alla mia Amministrazione, a chi ha dato l’anima partendo da zero, deve solo abbassare la testa».