Dodici persone sono state raggiunte nelle prime ore di oggi (lunedì 23 ottobre) da un’ordinanza di custodia cautelare – in carcere e ai domiciliari – emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura ed eseguita, tra le province di Brindisi e Bari e a Potenza, dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni. Tra gli indagati anche due sindaci, due vice sindaci, dirigenti comunali, incaricati di pubblico servizio e il direttore generale dell’Azienda di servizi ecologici di Manfredonia.
Gli amministratori comunali arrestati sono il sindaco di Torchiarolo, Nicola Serinelli, il suo vice, Maurizio Nicolardi, il primo cittadino di Villa Castelli, Vitantonio Caliandro e il vice sindaco di Poggiorsini (Bari).
Le indagini, condotte dai militari dell’Arma e coordinate dal sostituto procuratore Milto Stefano De Nozza, partirono nel 2014 e hanno consentito di disarticolare – questa la tesi di investigatori e inquirenti, coi quali ha concordato il giudice per le indagini preliminari – un’associazione per delinquere finalizzata a diversi delitti contro la Pubblica amministrazione, il patrimonio, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia. I reati sarebbero stati commessi fino al mese di novembre 2015 tra le province di Bari e Brindisi.
L’inchiesta ha fatto emergere, tra le altre cose, intrecci pericolosi tra la componente politico-amministrativa e una società dei rifiuti con sede a Carovigno (Reteservizi Srl). Si contestano reiterate violazioni dei doveri di imparzialità, correttezza e buon andamento della Pa, ma anche finanziamenti illeciti ai partiti e truffe per il conseguimento di contributi pubblici, favoreggiamento della prostituzione, falso e altri reati minori finalizzati a tenere in piedi i patti corruttivi.
Seguiranno aggiornamenti.
