Si riceve e pubblica:
La nuova rigenerazione urbana sostenibile in salsa francavillese.
Lo scorso luglio, affacciato dalla sua bacheca di FB, il Sindaco di Francavilla aveva annunciato urbi et orbi che la sua Amministrazione, che aveva da poco rimaneggiato, avrebbe utilizzato il bando regionale sulla rigenerazione urbana sostenibile. Affidò tale compito ai neo Assessori Lonoce e Iaia, suo neo vice sindaco. I due, da esperti forensi, si sono cimentati nella definizione della Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS).
Tale strategia è di fatto il documento “master” su cui poggia e si sviluppa il progetto di rigenerazione urbana sostenibile che sarà sottoposto al vaglio della Regione Puglia. che dovrà scegliere quali progetti di rigenerazione potrà finanziare. La Regione Puglia, infatti, ha programmato, per la Azione 12.1 “Rigenerazione urbana sostenibile” del P.O.R. Puglia 2014-2020, risorse per un valore complessivo pari ad 108,1 milioni di euro. Questo è il plafond su cui la stessa Regione potrà finanziare i vari progetti di rigenerazione in una modulazione di finanziamento massimo concedibile differente sulla base di progetti presentati da singoli comuni o di associazione tra comuni ed inoltre è legato alla popolazione residente da una fascia minima che va da 15 mila abitanti fino ad una fascia che va oltre 50mila abitanti.
Considerando che il comune di Francavilla si candida singolarmente ad essere Autorità Urbana (ovvero la struttura tecnico-amministrativa che gestisce il progetto di rigenerazione) potrà contare su un massimale del progetto finanziato di 3,5 milioni di euro purché vengano soddisfatti tutti e 4 gli obiettivi tematici posti dal bando. Gli Obiettivi tematici rappresentano di fatto gli sbocchi strategici che il progetto di rigenerazione deve raggiungere.
Questi obbiettivi tematici sono definiti dal bando e sono OT4: Energia sostenibile e qualità della vita; – OT5: Adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi; – OT6: Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali; – OT9: Inclusione sociale e lotta alla povertà.
Per poter presentare il progetto di rigenerazione bisognava aver già definito a livello comunale il Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (DPRU) . Francavilla aveva già adottato tale documento con delibera Comunale n. 3 del 2010. In tale documento si individuano gli ambiti comunali in cui si necessita intervenire in termini di rigenerazione urbana. Tra questi ambiti fu individuato il quartiere San Lorenzo che nel 2012 è stato sottoposto ad intervento di rigenerazione accedendo ai finanziamenti di un vecchio un bando regionale.
La scelta di riqualificare il quartiere San Lorenzo allora come ora è stata fatta poiché tale ambito urbano presenta ai più alti livelli comunali vari disagi in campo sociale, ambientale, economico, energetico ed urbanistico. Tali disagi sono i parametri sulla base dei quali si valuta oggettivamente il progetto di rigenerazione, Più alti sono i livelli di disagio più alto è il punteggio che viene assegnato al progetto. Dato che, appunto, la Regione deve finanziare sulla base di un plafond a disposizione, va da sé che devi concorre con altri Comuni che presentano progetti. Per cui più alto è il punteggio maggiore è la possibilità di essere finanziati. Infatti facendo una rapido conteggio, in Puglia ci sono circa 70 comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti. Se tutti hanno fatto richiesta di finanziamenti, per il massimo concedibile (esempio 3,5 milioni), avremmo progetti per un ammontare complessivo di 245 milioni di euro. Sono a disposizione invece, solo 108,1 milioni, meno della metà questa fa capire che almeno la metà dei comuni dovrà restare a bocca asciutta. Peraltro con la possibilità di fare associazioni tra comuni anche i comuni sotto i 15mila abitanti hanno potuto partecipare purché la sommatoria dei loro abitanti fosse superiore ai 15 mila. Tutto ciò fa capire che la concorrenza è forte, Francavilla doveva necessariamente porsi al massimo del potenziale che può esprimere come punteggio massimo raggiungibile. L’unico ambito urbano che poteva consentirlo è appunto il quartiere San Lorenzo.
Pur essendoci questa esigenza nulla vietava, anzi favoriva, la possibilità di prevedere iniziative che, inserite nel progetto complessivo di rigenerazione, avessero una valenza sovracomunale. Vale a dire iniziative che, favorendo l’inclusione sociale e la lotta alla povertà, siano rivolte a tutti i cittadini francavillesi. Sono state 9 le proposte (azioni) pervenute a seguito di uno specifico bando emesso dal Comune di Francavilla. Tra queste proposte, che hanno una valenza per tutta la città di Francavilla Fontana, l’Associazione “Nova Era” che presiedo, ha formulato la proposta di costituire il Centro d’Educazione Energetico e Ambientale (CEEA).
Tale Centro ha la finalità di informare e formare nonché di sviluppare e assistere la cittadinanza sui temi energetici ed ambientali favorendo anche prototipi di gestione tecnico-economica di processi integrati e circolari legati al risparmio energetico, alla tutela ambientale e alla gestione dei rifiuti domestici. Se passa il progetto di rigenerazione del Comune di Francavilla presenteremo meglio l’iniziativa che vedrà coinvolti anche importanti Enti del mondo accademico, della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico. Da tutto ciò non escludiamo, anzi vogliamo favorire, una nuova crescita e sviluppo di iniziative imprenditoriali.
Angelo Camassa, presidente Associazione Nova Era