Sono ancora chiusi gli uffici della stazione dei carabinieri dopo l’incendio, causato da un cortocircuito all’impianto elettrico, che lo scorso 8 agosto distrusse la Fiat Grande Punto di servizio parcheggiata nel box e procurò il ferimento di un appuntato, scivolato nel tentativo di domare le fiamme. L’intero immobile di via Armando Diaz fu dichiarato temporaneamente inagibile e i militari furono costretti a chiedere ospitalità ai colleghi della vicina Torre Santa Susanna. Da due mesi a questa parte nulla è cambiato e, di fatto, Erchie non dispone di un presidio fisso sul territorio. Ciò non rappresenta un disagio soltanto per gli uomini dell’Arma, i quali sono comunque prontamente reperibili anche se non dispongono delle stesse comodità di prima, ma anche e principalmente per i cittadini, che per denunciare sono obbligati a spostarsi. Un disagio che interessa e colpisce soprattutto le fasce più deboli della popolazione, si pensi agli anziani che vivono da soli. Non è ancora chiaro quando saranno eseguiti gli interventi di bonifica degli ambienti e di pittura delle pareti annerite dal fumo, ma la gente si augura possa succedere per poter nuovamente disporre di un importante presidio fisico a tutela della legalità e della loro sicurezza.