Si riceve e pubblica:
Questa mattina, ho voluto esprimere di persona la mia solidarietà ai lavoratori dello stabilimento Ilva di Taranto, davanti ai cancelli dell’azienda in protesta di fronte ai paventati esuberi. Una protesta giusta, comprensibile, rabbiosa di fronte ad un piano inaccettabile. Inaccettabile, al netto delle rassicurazioni fornite dal Governo, è pure la base di partenza su cui lavoratori e sindacati sono ora chiamati a confrontarsi. Inaccettabile, anche l’iter che, negli ultimi anni, ha portato a tutto questo. Mentre un po’ tutti, in primis noi politici del territorio, ci arrovellavamo sulle opzioni per far convivere in pacifica simbiosi le esigenze occupazionali e quelle ambientali, qualcuno puntava, evidentemente, a contrastare sia un aspetto che l’altro. Un vero capolavoro di cinismo che rischia di avere ricadute sociali su migliaia di famiglie. E qui, non si parla solo di Taranto. Si parla della provincia ionica, si parla della provincia brindisina. Si parla di un intero tessuto sociale utilizzato, ho idea, come tovaglia da banchetto dove sporcare e andare via lasciando le briciole. Inaccettabile, appunto. Peggio: vergognoso! I lavoratori e le loro famiglie siano comunque pur certi di una cosa: la politica non starà a guardare. E credo di poter parlare non solo a titolo personale, ma per chiunque, a diversi livelli e pur con diverse ideologie, abbia a cuore la salute sociale di un intero territorio.
Pietro Iurlaro (ALA – SC)
Senatore della Repubblica