Licenziamenti Ilva, Curto: «Se ne deve interessare anche la Provincia di Brindisi»

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Si riceve e pubblica:

La drammatica evoluzione della vicenda Ilva, con i devastanti riflessi occupazionali, dovrebbe imporre una mobilitazione generale delle province di Brindisi e Taranto in quanto al di la del pur grandissimo tema riguardante il futuro della siderurgia italiana, non vi è dubbio che la programmata perdita di oltre 3.500 posti di lavoro inciderebbe in maniera devastante sugli equilibri economici e sociali delle due province”.

Lo dichiara in una nota l’ex senatore Euprepio Curto, attualmente coordinatore del Movimento politico “Progetto per l’Italia”, che proprio nel corso della sua attività parlamentare promosse la costituzione di una indagine conoscitiva sulle condizioni di lavoro all’interno dell’Ilva che portò alla chiusura della famigerata Palazzina Laf.

“Incorre in un errore storico di straordinarie dimensioni – ha proseguito Curto – chi ritiene che la perdita di migliaia di posti di lavoro possa interessare solo la città di Taranto, in quanto almeno la metà dei posti a rischio ( e quindi almeno duemila) interessano la provincia di Brindisi, ad iniziare soprattutto da Francavilla Fontana, Latiano e Oria. Motivo per cui sarebbe per davvero delittuoso se le Istituzioni locali e provinciali dovessero restare inerti ad assistere al dramma di migliaia di famiglie”.

“Per questo motivo – ha evidenziato l’ex senatore – non essendo pervenuto al momento alcun cenno da parte delle istituzioni che governano la provincia di Brindisi e la mia città, ho ritenuto opportuno chiedere direttamente al sindaco (nonché Presidente della Provincia) Maurizio Bruno l’attivazione di iniziative idonee a contrastare il perverso disegno dei nuovi acquirenti Ilva, chiedendo la convocazione immediata del Consiglio Comunale di Francavilla Fontana e del Consiglio provinciale brindisino aperto a tutti i contributi”.

“Piccoli passi – ha concluso Curto –, ma assolutamente necessari ed urgenti per scongiurare la catastrofe economica e sociale del nostro territorio”.

 

 

 

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