I dissidenti di Ap tentano di riprendersi il partito: sfiducia per il coordinatore provinciale

Luigi Galiano, Ciro Argese e Mimmo Bianco al termine della riunione di stamattina
Luigi Galiano, Ciro Argese e Mimmo Bianco

Si riceve e pubblica:

La mancanza di confronto e di dialogo all’interno del partito, l’insistenza a difendere indifendibili Coordinatori provinciali, l’inconsistenza dell’azione politica di questi ultimi hanno comportato una serie infinita di errori politici che hanno allontanato amici e ridotto il partito di Alternativa Popolare ai minimi storici in terra di Brindisi.

Si è voluto gestire il partito in maniera padronale e anti-democratica, con decisioni asservite ad interessi dei “pochi”.

A questo punto, per il rispetto che ci lega a questo partito, al Presidente Alfano, al Segretario Lupi, abbiamo ritenuto, insieme ad altri amici della Città e della provincia di Brindisi di presentare una mozione di sfiducia per il coordinatore provinciale Argese.

Per ripartire e restituire il decoro ed il ruolo che Alternativa Popolare merita abbiamo proposto che a tenere le redini del partito, in terra di Brindisi, sia il Senatore Francesco Colucci, persona di grandissimo spessore ed esperienza politica, che saprà indicare nei prossimi giorni le soluzioni necessarie a garantire il pluralismo e la rappresentatività democratica, includendo e non escludendo i tanti amici e movimenti civici che non si sentono rappresentati da Argese e Co.

Auspichiamo contestualmente che il Cordinatore Argese provveda, sua sponte, di farsi da parte permettendo così al Senatore Colucci un rapido lavoro nell’interesse di Alternativa Popolare.

Avv. Luigi Galiano
Assessore Comune di Francavilla F.na
Circoli di Alternativa Popolare
“Francavilla al Centro 1”

Giampiero Andriulo
Coordinatore Movimento #Insieme

Qui di seguito il testo, con annesse le motivazioni, della mozione di sfiducia nei confronti del coordinatore provinciale di Brindisi Ciro Argese, indirizzata al coordinatore regionale Giannicola De Leonardis e al segretario nazionale Maurizio Lupi:

“I sottoscritti dirigenti e rappresentanti di Alternativa popolare della provincia di Brindisi, nelle rispettive cariche e mansioni partitiche, dopo aver a lungo valutato l’opportunità del seguente atto, non condividendo le ordinarie modalità (prettamente politiche e non personali) di conduzione dell’organo rappresentativo provinciale, ritengono doveroso ed opportuno evidenziare le seguenti responsabilità, oggettive e difficilmente contestabili:

a) Dalle elezioni regionali pugliesi del maggio 2015 fino alla data odierna, mai nessun Coordinamento provinciale è stato convocato, creando, di fatto, un vuoto comunicativo ed organizzativo, nonché una totale assenza di dibattito democratico interno su tematiche e dinamiche territoriali e nazionali;

b) Nella città di Ostuni, a seguito di assestamenti politici ed istituzionali, Ap perdeva 4 consiglieri comunali, i quali, pur chiedendo un chiarimento con il coordinatore provinciale, venivano ignorati senza una valida e sostanziale motivazione;

c) Nella città di Francavilla Fontana (parimenti ad Ostuni) a seguito di assestamenti politico-istituzionali, venivano espulsi un assessore, dirigenti e tesserati del partito, senza che questo fosse discusso nelle sedi opportune, cittadina e provinciale;

d) Si evidenzia la totale assenza di manifestazioni politiche a livello provinciale, nonché la mancata nomina di coordinatori cittadini in importanti e fondamentali realtà della provincia di Brindisi;

e) Questo stato di “fermo politico”, di stallo organizzativo, ha inibito l’ingresso nella casa di Ap di altre importanti figure, nonché di rappresentanti di altre sigle civiche territoriali che confermano, ove sussistano le condizioni di un rinnovamento gestionale del partito, la propria disponibilità a federarsi con Alternativa popolare, contribuendo ad accrescere notevolmente il consenso elettorale del partito stesso;

Per queste ragioni, di carattere esclusivamente politico, che come evidenziato sopra non esauriscono il novero di quelle qui richiamabili, ma sono semplicemente le più oggettive ed inconfutabili, paiono agli scriventi sufficienti a generare il presente atto.

Riteniamo, quest’ultimo, un adempimento formale, necessario e di assoluta priorità alla vigili di appuntamenti elettorali decisivi per le sorti della provincia brindisina (si voterà in sei comuni compreso il capoluogo) ma soprattutto del Paese Italia con le elezioni politiche; ragione per la quale occorre raggiungere il livello più alto possibile di unitarietà dell’azione politica e di ricomposizione degli organismi statutari, archiviando senza indugio un periodo di divisioni e individualismi. Ciò, nella convinzione che il rilancio del partito non possa prescindere da una correzione dei suoi metodi di gestione e da un fisiologico rinnovamento dei suoi gruppi dirigenti”.

 

 

 

 

 

 

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