Falsi braccianti ed evasione fiscale, denunciati un imprenditore e il suo consulente

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Non soltanto l’evasione fiscale ma anche i falsi braccianti.  Un imprenditore, titolare di un’azienda agricola di Ceglie Messapica, e un impiegato di un Caf con sede sempre a Ceglie, sono stati denunciati per truffa aggravata, finalizzata al conseguimento di erogazioni previdenziali e assistenziali non spettanti. La guardia di finanza di Ostuni, al comando del capitano Gerarso Chiusano, ha scoperto l’assunzione fittizia di 14 lavoratori dei campi, che in seguito hanno indebitamente percepito l’indennità dell’Inps. I militari delle fiamme gialle hanno anche eseguito due sequestri preventivi. Il primo d’importo pari a 45mila euro a carico dell’imprenditore e dell’impiegato, il secondo d’importo pari a 41mila euro a carico dei falsi braccianti. La verifica dei finanzieri partì nel 2012 e, oltre al mancato versamento dell’Iva per circa 36mila euro sono emerse anche le false assunzioni in favore di persone residenti a Fasano, Manduria e Grottaglie. Essi avrebbero beneficiato senz’averne avuto diritto, dal 2012 al 2015, dei sussidi (disoccupazione, malattia, assegni per il nucleo familiare) erogati dall’ente nazionale di previdenza sociale per somme di circa 60mila euro. Nei loro confronti gli investigatori della polizia fiscale hanno eseguito, in proporzione alle somme indebitamente percepite, il “congelamento” di disponibilità finanziarie, titoli bancari, quote di abitazioni e auto.

 

 

 

 

 

 

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