Ecco il regolamento sui cani domestici, ma Attanasi ha votato contro i “suoi”. Occhio alle multe

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Nel corso di una delle ultime sedute, il Consiglio comunale di Francavilla Fontana ha approvato, tra le altre cose, il Regolamento per la detenzione dei cani (Clicca qui). Sedici articoli, precedentemente discussi e concordati nella IV Commissione consiliare, presieduta da Mimmo Bungaro (capogruppo Fi), finalizzati “a tutelare il benessere della popolazione canina domestica presente nel territorio del Comune e a disciplinare la convivenza tra l’uomo e l’animale, il tutto a garanzia dell’igiene pubblica e nell’esclusivo interesse pubblico”. Durante la discussione consiliare, non sono mancati distinguo e modifiche nella forma e nella sostanza. Due esempi su tutti:

  • L’emendamento proposto dal consigliere Fabio Zecchino (vice caporguppo Pd) che ha consentito d’innalzare nel minimo e nel massimo le sanzioni previste dal comma 2 dell’articolo 4 (Raccolta delle deiezioni) passate, rispettivamente, da 30 a 50 e da 90 a 150 euro (il sindaco Maurizio Bruno non era favorevole per non vessare ulteriormente i cittadini);
  • Gli emendamenti proposti dal consigliere Marcello Cafueri (capogruppo Pd), che hanno consentito di sistemare un paio di enunciati negli articoli 9 comma 1 (Particolari situazioni) e 13 comma 2 (Norme transitorie) non del tutto chiari.

Sui 18 consiglieri presenti (sindaco compreso) non hanno votato a favore né degli emendamenti né del testo definitivo soltanto in cinque, e cioè Maria Passaro (Si, presidente del Consiglio), Domenico Attanasi (Ppi), Luigi Fanizza (Si), Dario Mancino e Angelo di Noi (indipendenti, Noi centro).

Hanno invece votato a favore e, di fatto, approvato il Regolamento: Bruno, Cafueri, Zecchino, Alfonso Andriulo, Giuseppe Giacovelli, Carmine Sportillo, Raffaele Pappadà, Silvano Salerno (tutti Pd), Modugno (Prc), Camarda (Ncs), Sara Milone (Fi), Bungaro (Fi), Curto (Ppi).

I contrari hanno espresso, ovviamente, perplessità nel merito delle disposizioni (in particolare, sui cani da tenere “alla catena” nel caso di proprietà non recintate). Attanasi si è invece opposto in toto a un Regolamento che, a suo dire, in alcuni casi si sovrapporrebbe, scavalcherebbe e contrasterebbe con le normative nazionali in materia. Un voto fuori dal coro, quello di Attanasi rispetto a una maggioranza che, dalla scorsa estate, sostiene (sebbene dall’esterno, condizionatamente e a tempo determinato) e per la prima volta, dal 2014, di segno opposto anche rispetto a quello (favorevole) espresso dal suo collega di gruppo consiliare (Ppi) Curto.

Al di là di questo, dopo i 15 giorni di pubblicazione, il Regolamento è comunque entrato in vigore e, pertanto, va rispettato da tutti i cittadini. Occhio alle multe.

 

 

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