Gongola dopo la due giorni di “Tipico Franchiddese”, organizzata in collaborazione con “Mimò” e “DN3”, l’assessore a Turismo e Tempo libero Nicola Cavallo, che dà i numeri: «Siamo riusciti a stimare suppergiù la presenza di 10mila persone tra sabato e domenica, direi che possiamo essere soddisfatti e pensare con entusiasmo alle prossime iniziative di questo tipo».
Se i visitatori, tra locali e forestieri, siano stati effettivamente circa 10mila, non è facile dirlo con certezza. Si può dire però che la gente, reduce dai tre giorni di festa in onore della santa patrona Maria Santissima della Fontana, si è nuovamente riversata in centro e ha preso d’assalto gli stand enogastronomici rigorosamente made in Francavilla e dintorni, per una sorta di street food che, una volta tanto, di esotico non aveva alcunché.
Solo piatti della tradizione culinaria autoctona e materie prime a chilometro zero o quasi: dalle orecchiette con le cime di rape ai contorni di verdura fresca, ai latticini, ai formaggi, ai salumi, ecc. Una formula che, al di là dei freddi numeri, sembra aver comunque funzionato e che ha ricordato, in un certo qual senso, una manifestazione simile risalente a qualche anno fa: “La fiera dei saperi e dei sapori”.
Nell’arco degli ultimi sette giorni, a prescindere da opinioni e rivendicazioni, la Città degli Imperiali è scesa in piazza e ha popolato quegli stessi luoghi che troppo spesso nei mesi precedenti, specie a sera, erano rimasti un po’ desolati rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti.