Si è spento ieri sera il 71enne Angelo D’Adamo, meglio conosciuto nel suo paese, Torre Santa Susanna, come “Mimino”. Ha lavorato come centralinista presso l’ospedale di Mesagne per più di 30 anni. Non vedente sin dall’adolescenza, la sua vita è stata caratterizzata, oltre che dal lavoro, dall’impegno sociale, in particolare nell’Avis, di cui era socio. Ha, inoltre, riesumato l’antica e ormai quasi perduta arte dell’impagliare le sedie, dapprima in un piccolo laboratorio artigianale in via Francesco Saverio Renna, poi a casa sua in via Coniugi Giuffre. Nei suoi lunghi anni in servizio nel nosocomio mesagnese ha rappresentato un punto di riferimento per tutti i pazienti suoi concittadini, dei quali era solito chiedere notizie sulle condizioni di salute con l’immancabile frase: «Dotto’, quistu eti parenti mia, comu stannu li cosi?». E i medici, che a Mimino volevano molto bene, dopo avergli dato le informazioni che cercava, spesso gli chiedevano: «Mimi’, ma tutti i torresi parenti tuoi sono?». Mimino, dal canto suo, col sorriso che lo contraddistingueva, stoppava simpaticamente sul nascere le insinuazioni dei medici.
Domani, sabato 2 settembre, alle ore 16 nella chiesa di Cristo Re l’ultimo saluto a Mimino D’Adamo.
Roberto Epifani