L’ex sindaco di Torre Santa Susanna e già senatore della Repubblica, Michele Saccomanno, ha scritto al prefetto di Brindisi, Valerio Valenti, in merito ai “tagli” che il commissario prefettizio suo successore alla guida del Comune dopo lo scioglimento del Consiglio, Pietro Massone, sta operando per risanare i conti dell’ente:
Eccellenza, rappresentare il Governo al più alto livello sul territorio “non richiede solo attitudini burocratiche, ma una mente vasta e direttiva, capace di intendere e di risolvere questioni di indole piuttosto politica che amministrativa”.
Ed io faccio Politica. Non ho alcun motivo per vergognarmene, in una storia che mi ha visto impegnato ad ogni livello di responsabilità dal Comune,alla Provincia, alla Regione, al Parlamento, con ogni ruolo e da semplice cittadino.
Anche Lei, e chi da Lei incaricato a reggere le sorti di un Comune deve assumere decisioni politiche. Deve fare Politica.
Può accadere che la politica locale accolga severità e durezze di un Commissario con malcelato favore, ma siamo ad altri subdoli comportamenti inaccettabili.
“I problemi che l’Amministrazione oggi è costretta ad affrontare anche a livello locale sono di portata così vasta, soprattutto in materia economica” che ” bisogna tener conto della sempre crescente necessità di un intervento statale nelle scelte decisive dell’ambito produttivo, sociale e politico “.
A Torre Santa Susanna i conti della ragioneria inducono il Commissario a partire nel “risanamento debitorio” annullando sostegni ed aiuti al mondo del disagio sociale. È una visione politica della situazione? È un metodo sostenuto dal testo unico degli enti locali? È un indirizzo dettato dalla S.V.illustrissima?
A Torre non sta bene e, mi creda, non starebbe bene da nessuna parte.
Lo spazio perché la Comunità, in questo momento rappresentata univocamente dal Suo Commissario, con funzioni di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale, provveda alle necessità degli ultimi esiste ed è obbligo primario non eludibile da mere funzioni ragionieristiche.
Non pretendiamo che Ella con il Suo Commissario risolva ciò che noi non siamo stati in condizioni di risolvere, ma le soluzioni non possono partire dell’abbandono degli ultimi.
Evitiamo che arrivino danni severi e conseguenti drammatiche espressioni di esasperazione.
Il dott. Massone è sicuramente persona perbene, ma i problemi a Torre si acuiscono con debiti antichi e sentenze recenti, che Egli, con la Sua responsabile supervisione,dovrà affrontare in modo consono alla globale realtà comunale.
Il disagio sociale, dal trasporto disabili all’assistenza domiciliare, dalle case senza acqua e fogna alle famiglie con la corrente elettrica staccata, dai bambini senza pasto assicurato a quelli senza libri per la scuola, dai malati da trasportare per cure irrinunciabili, non può essere superato e alienato da nessuna coscienza ragionieristica.
Credo convintamente nelle istituzioni.
Ho fiducia piena nel Suo intervento eccellentissimo Prefetto.
Michele Saccomanno