Niente più analisi sui prelievi a domicilio, infermieri sul piede di guerra

Un disagio in più, dallo scorso 8 agosto, all’ospedale “Dario Camberlingo” di Francavilla Fontana: il laboratorio analisi non accetta più i prelievi esterni, cioè quelli effettuati a domicilio. L’ha ordinato la Direzione generale Asl, ma gli infermieri professionali che prestano questo servizio sono sul piede di guerra: nelle loro pratiche non c’è alcunché d’irregolare – sostengono – e ogni cosa avviene alla luce del sole e nel pieno rispetto delle normative di riferimento. Non a caso, alcuni si sono già rivolti ai legali per mettere in chiaro le cose e rivendicare quello che asseriscono essere un loro pienissimo diritto, così come un diritto delle persone che assistono, spesso allettate o comunque impossibilitate a recarsi in ospedale. Alcuni di loro hanno incaricato l’avvocato Antonio Andrisano, che si starebbe già occupando del caso e nei prossimi giorni dovrebbe interpellare il direttore generale Asl Brindisi dottor Giuseppe Pasqualone per avere ogni opportuno chiarimento
al fine di potere, in tempi brevi, giungere a una soluzione condivisa nell’interesse degli infermieri interessati e delle persone che usufruiscono del prezioso, comodo e socialmente utile servizio dai primi loro prestato.

Ma da dove arriva, com’è maturato lo stop alle analisi dei prelievi domiciliari? Da un’inchiesta che, nei mesi scorsi, ha interessato l’Asl di Bari. Secondo Procura e Nas dei carabinieri, dipendenti Asl avrebbero intascato somme in nero (non dichiarate) avendo abusato della propria posizione. Un caso che, stando almeno alle rimostranze degli infermieri – muniti di partita Iva e attrezzature idonee – del circondario, non interesserebbe il Camberlingo. Senza trascurare poi il fatto che questo nuovo ordine delle cose, se da un lato penalizza coloro che sono in regola, dall’altro – di fatto – favorisce i laboratori privati, cui nessuno vieta di andare a raccogliere i campioni ematici, delle urine, delle feci, ecc. direttamente a casa degli aventi necessità.